Dopo aver studiato psicologia clinica, ha intrapreso l'attività di pittore (esponendo a New York e Londra), prima di esordire nella narrativa nel 1998 con il romanzo in forma di vignette Koolaids: The Art of War[3].
Autore eclettico di una raccolta di racconti e sei romanzi a volte meta-narrativi (Io, la divina del 2001 ad esempio è composto di soli capitoli primi), ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra i quali il Prix Femina Étranger nel 2016 per La traduttrice[4].
Opere
Romanzi
Koolaids: The Art of War (1998)
Io, la divina (I, the Divine: A Novel in First Chapters, 2001), Milano, Bompiani, 2015 traduzione di Licia Vighi ISBN 978-88-452-7828-0.
Hakawati: il cantore di storie (The Hakawati), Milano, Bompiani, 2008 traduzione di Marina Rotondo con Francesco Nitti ISBN 978-88-452-6129-9.
La traduttrice (An Unnecessary Woman), Milano, Bompiani, 2013 traduzione di Licia Vighi ISBN 978-88-452-7288-2.
L'angelo della storia (The Angel of History: A Novel, 2016), Milano, Bompiani, 2017 traduzione di Licia Vighi ISBN 978-88-452-9360-3.
Il lato sbagliato del telescopio (The Wrong End of the Telescope, 2021), Milano, La nave di Teseo, 2022 traduzione di Licia Vighi ISBN 978-88-346-0988-0.
(EN) Jonathan Lee, Interview with Rabih Alameddine, su nationalbook.org, 9 luglio 2018. URL consultato l'8 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2015).