Per il secondo anno consecutivo fu il Benfica a confermarsi campione di Portogallo: la squadra, trascinata dai 40 gol del capocannoniereEusébio (premiato alla fine dell'anno con la Scarpa d'oro), riuscì presto a neutralizzare le avversarie rendendosi protagonista di una poderosa cavalcata che le fruttò diversi record[2], tra cui il numero di punti ottenuti (58 su 60 disponibili, con solo due punti persi in occasione di due pareggi esterni) e lo scarto sulla seconda classificata (+18).
Il campionato
Le prime battute del torneo videro un testa a testa tra lo Sporting Clube de Portugal e il Benfica (che frattanto si era fatto notare con alcune larghe vittorie interne, tra cui il 6-0 al Leixões alla prima giornata[3] e il 9-0 al Beira-Mar alla terza[4]), che fino alla vigilia dello scontro diretto conducevano appaiate la classifica. Una vittoria per 4-1 nel big-match della quinta giornata[5] lanciò definitivamente il Benfica che, rimanendo a punteggio pieno, fece presto il vuoto sulle inseguitrici trovandosi a cinque punti dalla seconda dopo cinque gare[6] e ad otto al termine del girone di andata[7].
Il Benfica non accusò battute d'arresto neanche dopo il giro di boa, in cui continuò a rimanere a punteggio pieno fino alla ventiquattresima giornata[8] quando fu fermato dal Porto[9]. Tale risultato fu comunque sufficiente al Benfica per assicurarsi il ventesimo titolo nazionale con sei giornate di anticipo: nelle restanti gare la squadra, pur priva di obiettivi da raggiungere, continuò a confermare il ruolino di marcia stagionale perdendo solamente un punto alla penultima giornata, contro l'Atlético de Portugal[10] ed ottenendo un distacco finale di diciotto punti sul Belenenses.
L'ultima giornata si rivelò decisiva per i verdetti in zona UEFA, dato che proponeva lo scontro diretto tra Sporting Lisbona e Vitória Setubal: prevalendo per 2-0[11] questi ultimi si assicurarono l'accesso alla terza competizione continentale, assieme ad un Belenenses già qualificato[10]. I verdetti in zona retrocessione (il cui lotto fu allargato a tre squadre) furono invece decisi con due turni di anticipo[12], e videro scendere in Liga de Honra l'União de Coimbra, l'Atlético de Portugal e l'União de Tomar.