Il padre divenne cittadino francese e per un certo periodo si unì alle truppe napoleoniche come medico. Fu anche rettore dell'accademia di Medicina di Rouen, ma dovette dimettersi causa le sue posizioni liberali.[1]
Anche Paolo studiò medicina, a Rouen e poi a Parigi,[1] dove fu allievo di Henri Marie Ducrotay de Blainville.[2] Fu in Grecia nel periodo della Guerra d'indipendenza greca, anche se i motivi della sua presenza non sono chiari. Nel 1826, quando non aveva ancora completato gli studi, s'imbarcò come medico di bordo e naturalista sulla nave Héros, in occasione di una circumnavigazione del globo per scopi scientifico-esplorativi.[1]
Il consolato in Iraq
Giunto in Iraq come console, aveva istruzioni di trovare la biblica Ninive. Diresse quindi i primi scavi sul tell di Kuyunjik, ma li abbandonò ben presto nel 1843 per una locazione 20 km a nord, chiamata allora Khorsabad, giudicata più promettente. Vi scoperse un palazzo di più di 100 stanze e ritenne di avervi trovato i resti della capitale assira, dandone notizia a Parigi.
In realtà si trattava di Dur-Sharrukin, la capitale di Sargon II. Nel 1846 statue e reperti archeologici trovati da Botta furono inviati a Parigi, dove andarono a costituire il nucleo della collezione assira del Museo del Louvre, inaugurata il 1º maggio 1847 alla presenza di re Luigi Filippo di Francia. Lo scoppio della rivolta nel 1848 e l'instaurazione della Seconda Repubblica francese gli impedì di godere appieno i frutti delle sue scoperte.
Ultimi anni
Continuò la carriera diplomatica a Gerusalemme (1848-1855) e a Tripoli (dal 1855), prima di rientrare in Francia causa problemi di salute e morirvi.
^ Edgar C. Knowlton Jr., Paul-Emile Botta, Visitor to Hawai'i in 1828, in Hawaiian Journal of History, vol. 18, Hawaii Historical Society, 1984, pp. 13–38.
Bibliografia
Mogens Trolle Larsen, The Conquest of Assyria: Excavations in an Antique Land, Routledge, 2014 [1996], ISBN978-1-317-94994-7.
Paul Émile Botta, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.