Con una superficie complessiva di 21.812 km², lo Tsavo è il più grande parco naturale del paese. Appartiene a un sistema di parchi adiacenti che include il parco nazionale delle colline Chyulu, la riserva naturale di Ngai Ndethia e la riserva naturale di South Kitui, per una superficie totale complessiva di oltre 23.000 km² (pari all'intera Toscana). Il parco fu aperto nell'aprile del 1948 e nel maggio dello stesso anno venne suddiviso, ai fini amministrativi, in parco nazionale dello Tsavo orientale (Tsavo East National Park) e parco nazionale dello Tsavo occidentale (Tsavo West National Park). I due parchi sono divisi dalla strada che va da Nairobi a Mombasa (la A109) e dalla ferrovia, parte della Uganda Railway costruita dagli inglesi alla fine del XIX secolo. Entrambi sono amministrati dal Kenya Wildlife Service. Il centro abitato più vicino è il villaggio di Voi, nella contea di Taita-Taveta, Coast Province. Il parco prende il nome dal fiume Tsavo, che lo attraversa.
A sud, è contiguo al Parco nazionale di Mkomazi, in Tanzania, costituendo un'area protetta unica per la tutela dei movimenti migratori degli elefanti, degli orici e delle zebre durante la stagione delle piogge: l'unione dei due parchi costituisce uno dei maggiori e più importanti ecosistemi protetti del pianeta.[1]
Geografia e ambiente
Il parco include diversi tipi di habitat. Tsavo est è principalmente pianeggiante, con grandi aree di savana attraversate dal fiume Galana, unione dello Tsavo e dell'Athi. Il rilievo principale è l'altopiano di Yatta, che con i suoi 190 km di lunghezza rappresenta la più grande superficie lavica del mondo; è stato creato dall'attività del vulcanoOl Doinyo Sabuk. Tsavo ovest è più montagnoso e umido, con pianure alluvionali e un lago, il Jipe, nel parco si trovano anche le sorgenti di Mzima. Le Cascate Lugard sono in effetti un sistema di rapide formate dal Galana, e prendono il nome da Frederick Lugard.
A causa della sua eccezionale biodiversità, il parco viene considerato una delle riserve naturali più preziose del mondo, e costituisce una delle maggiori attrazioni turistiche del Kenya. Due terzi della parte orientale (Tsavo est) sono interdetti ai turisti e riservati alla sola ricerca scientifica.