I parchi nazionali (国立公園?, Kokuritsu Kōen) e parchi seminazionali (国定公園?, Kokutei Kōen) del Giappone sono luoghi di bellezza scenica designati dal Ministero dell'ambiente come zone protette e destinate all'utilizzo sostenibile.[1] I parchi nazionali sono controllati e gestiti dal Ministero dell'ambiente, mentre i parchi seminazionali (detti anche "quasi nazionali"), leggermente più piccoli e meno rinomati, vengono gestiti direttamente dalle prefetture, sotto la supervisione del Ministero.[2]
Il Giappone ha stabilito il suo primo kōen (公園?), o parco pubblico, nel 1873 (Parco di Ueno). Nel 1911 i cittadini chiesero tramite una petizione che i anche i santuari e le foreste di Nikkō venissero messe sotto la protezione, e nel 1929 venne così fondata l'associazione dei parchi nazionali. Due anni dopo venne approvata la legge per la protezione dei parchi, e nel marzo 1934 vennero stabiliti i primi: Setonaikai, Unzen e Kirishima.
Attualmente (2017), in Giappone ci sono 34 parchi nazionali e 56 parchi seminazionali. L'area dei primi copre 21.898 km² (il 5,7% della superficie nazionale), mentre i secondi coprono 13.614 km² (il 3,6% del totale). Inoltre i 309 parchi prefetturali si sviluppano su un'area di 19.608 km² (il 5,2% del totale).[3]
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