Operazione Unified Response

Medici della 95th Civil Affairs Brigade (US Army) assistono una partoriente durante le attività di soccorso. La madre chiamerà la bimba "Samantha" in onore dello Zio Sam.

L'operazione Unified Response è stata l'iniziativa umanitaria delle forze armate statunitensi in occasione del terremoto di Haiti del 2010.[1] È stata condotta dalla Joint Task Force Haiti e comandata dal vicecomandante generale di United States Southern Command (USSOUTHCOM) tenente generale Ken Keen, benché l'iniziativa complessiva del governo USA fosse diretta da Rajiv Shah, amministratore della United States Agency for International Development (USAID).[2]

L'iniziativa vedeva la partecipazione di personale di tutte le forze americane.[3] La US Navy così elencava le risorse che aveva schierato nell'area al 19 gennaio: "17 navi, 48 elicotteri e 12 velivoli ad ala fissa" oltre a 10 000 marinai e marine.[4] Il 26 gennaio, le forze armate USA avevano 17 000 effettivi ad Haiti e dintorni.[5] Tra l'inizio della missione umanitaria ed il 18 febbraio la US Air Force aveva trasportato quasi 6 000 soccorritori e 19 milioni di libbre di carico ed inoltre evacuato 15 000 cittadini americani ed eseguito aerotrasporti sanitari per 223 pazienti haitiani in condizioni critiche.[6]

La missione comprendeva il trasporto via aerea di provviste, l'allontanamento degli sfollati e delle persone bisognose di cure mediche, il caricamento di provviste sugli elicotteri presso il PAP, la disseminazione in vari punti intorno a Port-au-Prince, l'aviolancio delle provviste con aerei ad ala fissa, l'allestimento di un ospedale da campo presso il porto internazionale di Port-au-Prince, la riparazione di un molo al porto, la ricognizione per immagini da risorse satellitari, Global Hawk e U-2.

Cronologia della missione

Controllori di volo del United States Air Force Combat Control Team in azione all'aeroporto di Port-au-Prince
Due imbarcazioni ("cutters") della United States Coast Guard al largo di Port-au-Prince, Haiti. Sullo sfondo la USCGC Forward.

Reazioni internazionali

Le Nazioni Unite espressero approvazione per la missione, e dichiararono che le truppe americane non sarebbero rimaste a lungo.[37][38]

Parte dell'opinione pubblica francese manifestò insoddisfazione sia per la preponderanza dell'attività di soccorso americana rispetto a quella europea, sia per il ruolo di comando assunto dalle truppe USA sul terreno.[39] Rispecchiando questi sentimenti il Ministro francese per la francofonia, Alain Joyandet, descrisse gli Stati Uniti come "occupanti" di Haiti, portando ad esempio l'assunzione del controllo del traffico aereo nel paese.[40]

In una dichiarazione il governo italiano prese le distanze dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che aveva affermato che l'iniziativa USA era mal condotta e mal gestita. per la mancanza di "rapporto" con le organizzazioni di soccorso e la popolazione locale.[41]

Parecchi leader latino-americani accusarono gli Stati Uniti di occupare militarmente Haiti. Questi leader socialisti, tutti critici da tempo verso gli Stati Uniti, comprendevano il presidente venezuelano Hugo Chávez[42][43] l'ex presidente cubano Fidel Castro,[44] il presidente boliviano Evo Morales[45] e il presidente nicaraguegno Daniel Ortega.[46][47] Attraverso il loro Dipartimento di Stato gli Stati Uniti respinsero le accuse e posero in risalto il fatto che le forze USA si trovavano laggiù dietro invito del governo haitiano.[48] Nonostante questo, Ron Paul, esponente repubblicano del Texas presso il Congresso degli Stati Uniti d'America, contestò la risoluzione 1021[49] della Camera dei rappresentanti menzionando le preoccupazioni circa "la possibilità di un'occupazione militare USA a tempo indeterminato di Haiti".[50][51]

Altre conseguenze

Il sergente maggiore capo USAF Antonio D. Travis è stato nominato uno delle 100 persone più influenti del mondo per il 2010 dalla rivista TIME per il suo ruolo nell'operazione Unified Response. Il Capo Travis è un combat controller intervenuto a Port-au-Prince 30 ore dopo il terremoto. La sua squadra mise insieme un organismo per condurre operazioni di controllo del traffico aereo per l'aeroporto internazionale Toussaint L'Ouverture, e gli fu riconosciuto il merito di aver organizzato la più grande operazione su pista singola della storia.

Il combat control team governò l'aeroporto per 12 giorni dopo che l'US Air Force ne aveva preso il comando. In questi 12 giorni il team sorvegliò più di 4 000 decolli e atterraggi, in media uno ogni cinque minuti. La loro opera è ritenuta essenziale per assicurare l'approdo in sicurezza di molte squadre di soccorso da ogni parte del mondo e la consegna di migliaia di tonnellate di forniture salva-vita.[52][53][54][55]

Note

  1. ^ Air Mobility Command Public Affairs, AMC Airmen critical to Operation Unified Response assisting Haiti earthquake victims, su af.mil, U.S. Air Force, 17 gennaio 2010. URL consultato il 20 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2012).
  2. ^ Joint Task Force-Haiti launched [collegamento interrotto], su kdhnews.com, KBH News.com, 19 gennaio 2010. URL consultato il 22 gennaio 2010.
  3. ^ Mike Melia e Paul Haven, U.S. presence grows as aid trickles into Haiti, su marinecorpstimes.com, Marine Corps Times, 21 gennaio 2010. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2012).
  4. ^ U.S. Fleet Forces Public Affairs, U.S. Fleet Forces Commander Provides Update on Navy Contributions to Haiti Relief Efforts, su navy.mil, 12 gennaio 2010. URL consultato il 20 gennaio 2010.
  5. ^ Numbers tell stories of horror, heroism in Haiti, CNN, 26 January 2010
  6. ^ Jon Stock, AMC Total Force provides hope to Haiti, su af.mil, Air Mobility Command Public Affairs, 18 febbraio 2010. URL consultato il 19 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).
  7. ^ US Coast Guard press release, 13 January 2010, http://www.piersystem.com/go/doc/786/452059/
  8. ^ First U.S. vessel arrives at Port-au-Prince, MSNBC, 13 gennaio 2010. URL consultato il 14 gennaio 2010.
  9. ^ US Air Force press release, 13 January 2010, https://web.archive.org/web/20120728115515/http://www.af.mil/news/story.asp?id=123185581
  10. ^ Coast Guard sends cutters, aircraft to Haiti – Navy News, news from Iraq, su navytimes.com, Navy Times. URL consultato il 15 gennaio 2010.
  11. ^ Fox 10, WALA TV/Associated Press, Mobile, AL, 14 Jan, Copia archiviata, su fox10tv.com. URL consultato il 21 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2010).
  12. ^ US Navy, press release, 15 January 2010, http://www.navy.mil/search/display.asp?story_id=50545 Archiviato il 18 ottobre 2011 in Internet Archive.
  13. ^ Corinne Reilly, Local military providing aid in Haiti | HamptonRoads.com | PilotOnline.com, su hamptonroads.com. URL consultato il 15 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2015).
  14. ^ Southcom sending experts, equipment to Haiti – Florida AP, su miamiherald.com. URL consultato il 13 gennaio 2010. [collegamento interrotto]
  15. ^ a b "FACTBOX-U.S. military mobilizes thousands for Haiti relief" Reuters. 14 Jan 2010 21:20:24 GMT, su alertnet.org. URL consultato il 15 gennaio 2010.
  16. ^ Mark D. Faram, Bataan ARG to begin arriving in Haiti today, su navytimes.com, Navy Times, 19 gennaio 2010. URL consultato il 20 gennaio 2010.
  17. ^ How the U.S. Military Will Help Haiti, in Time, 13 gennaio 2010. URL consultato il 20 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2010).
  18. ^ (EN) U.S. joins international aid mobilization for Haiti quake victims, in Tampa Bay Times, 13 gennaio 2010. URL consultato il 14 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2015).
  19. ^ Gidget Fuentes, Bunker Hill en route to help Haiti mission, Navy Times, 16 gennaio 2010. URL consultato il 16 gennaio 2010.
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  22. ^ Philip Ewing, Nassau ARG, 24th MEU, tapped for Haiti, su marinecorpstimes.com, Marine Corps Times, 20 gennaio 2010. URL consultato il 20 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2012).
  23. ^ U.S. plans massive military response for Haiti, Associated Press, 13 gennaio 2010. URL consultato il 13 gennaio 2010.
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  25. ^ 21-Jan-2010 Update, CNN, 21 gennaio 2010. URL consultato il 21 gennaio 2010.
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  45. ^ Castro slams US 'occupation' of Haiti, in The Sydney Morning Herald, 25 gennaio 2010. URL consultato il 26 gennaio 2010.
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  47. ^ Snapshots From A Devastated Land, su nationalpost.com. URL consultato il 26 gennaio 2010. [collegamento interrotto]
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  54. ^ Joe McFadden, One more hooah left in me, su www2.hurlburt.af.mil, US Air Force Public Affairs, 11 maggio 2010. URL consultato il 28 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
  55. ^ (EN) Chesley Sullenberger, Chief Master Sergeant Tony Travis, su 205.188.238.181, TIME Magazine, 29 aprile 2010. URL consultato il 14 marzo 2015 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2011).

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