Forme molecolari di alcuni acidi grassi saturi e insaturi.
Gli acidi grassi n−9 (noti anche come omega−9, ω−9 o acidi polienoici) sono una famiglia di acidi grassi insaturi che hanno in comune un doppio legamecarbonio–carbonio nella posizione n−9, ossia il nono legame dalla fine della catena di carbonio.
Acido erucico (22:1, n−9), che si estrae principalmente dall'olio di colza e viene usato industrialmente.
Al contrario degli n−3 e n−6, gli acidi grassi n−9 non sono considerati acidi grassi essenziali (EFA). In stato di forte carenza di EFA i mammiferi convertono l'acido oleico (18:1, n−9) in acido di Mead, (20:3, n−9).[1] Il rapporto tra acido di Mead e acido arachidonico nei fosfolipidi serici è chiamato indice di Mead o di Holman ed è uguale a 0,1±0,08 nei soggetti non in carenza di EFA. Gli enzimi desaturasi ed elongasi che producono acido arachidonico, precursore degli eicosanoidi, partendo dagli omega 6 assunti con la dieta, in loro carenza agiscono prevalentemente sull'acido oleico formando acido di Mead, che però non è un substrato per la cicloossigenasi e per gli eicosanoidi. L'indice di Mead uguale a 0,2 è un indicatore di carenza di EFA mentre pari a 0,4 è già indicatore di un quadro patologico.[2] Questa condizione, carenza di acido arachidonico, è stata riscontrata in forma minore nei vegetariani e semi-vegetariani (v. diete vegetariane).[3]