Officine Meccaniche Lodigiane
Le Officine Meccaniche Lodigiane (IPA: [offiˈʧine mekˈkanike lodiˈʤane]), note anche con la sigla OML, furono un'azienda metalmeccanica con sede a Lodi, operativa fra il 1908 e gli anni sessanta[2][3].
Annoverata fra le maggiori imprese dell'emergente industria meccanica italiana del primo Novecento, l'azienda era specializzata nella costruzione e nella manutenzione di carrozze ferroviarie e vetture tranviarie[1][4]. Lo stabilimento si trovava a Lodi nella zona della «Camolina», fra via Lodivecchio e i binari della ferrovia Milano-Bologna[4][5].
Note
- ^ a b c Berbenni, p. 168.
- ^ Una lieta notizia – Una nuova industria a Lodi, in Corriere dell'Adda, 6 dicembre 1908.
- ^ Angelo Stroppa, Le risorse, su turismo.provincia.lodi.it, Provincia di Lodi. URL consultato il 10 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2012).
- ^ a b Cerri, p. 221.
- ^ Polignano, p. 26.
Bibliografia
- Agenore Bassi, Storia di Lodi, Lodi, Edizioni Lodigraf, 1977, ISBN 88-7121-018-2.
- Enrico Berbenni, Élite e istituzioni nel Lodigiano tra Otto e Novecento, in Pietro Cafaro (a cura di), Ambizioni e reputazioni. Élite nel Lodigiano tra età moderna e contemporanea, Milano, FrancoAngeli, 2013, ISBN 978-88-568-4972-1.
- Margherita Cerri, Lodi operaia, in Ercole Ongaro (a cura di), Il Lodigiano nel Novecento. La cultura, Milano, FrancoAngeli, 2006, ISBN 978-88-464-7142-0.
- Biagio Polignano, C'era una volta la «Camolina». Storia e racconti di un rione e della sua fabbrica, Lodi, Sollicitudo, 2000, ISBN non esistente.
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