Le nebulose, essendo oggetti astronomici di grande interesse, anche osservativo, sono spesso utilizzate come riferimento o ambientazione per le opere di fantascienza.
Le immagini di alcune nebulose, artificialmente colorate e ritoccate, sono inoltre diventate icone nella cultura di massa.
Nebulosa a emissione catalogata come M16, è così chiamata per la sua forma somigliante a quella del rapace (vista frontale, con ali spiegate e testa china). La foto di una sua parte ottenuta dal telescopio spaziale Hubble nel 1995, chiamata i Pilastri della Creazione, è divenuta uno dei poster più famosi dello Spazio e spesso appare nel cinema di fantascienza.
Nebulosa planetaria nota anche come MyCn 18, è stata risolta in forma di clessidra dal telescopio spaziale Hubble "solo" nel 1996, ed è quindi apparsa in alcune opere di narrativa solo a partire da quell'anno.
La Nebulosa del Granchio, catalogata come M1 è il resto della supernova esplosa nel 1054, la SN 1054, che ha anche lasciato nel suo centro la stella di neutroni denominata pulsar del Granchio. L'aspetto "esplosivo" della nebulosa ha spesso spinto gli autori di opere fantascientifiche ad usare la sua immagine in casi di distruzione di stelle o pianeti progenitori di razze aliene.
Nebulosa a emissione situata nella Spada di Orione, la nebulosa di Orione è una delle più note e fotografate nebulose visibili in cielo. Osservabile anche ad occhio nudo e situata a 1300 anni luce di distanza, è la più vicina regione di intensa formazione stellare conosciuta. Nel suo centro si trova l'Ammasso del Trapezio, formato da giovani e calde stelle responsabili della ionizzazione dei gas della nebulosa.
Nebulosa a emissione catalogata come M8, è una regione di formazione stellare. Al suo interno si trova una struttura che John Herschel denominò Nebulosa Clessidra, da non confondersi però con la Nebulosa Clessidra più conosciuta.
Nebulosa a riflessione catalogata come M78, è la più nota e luminosa nebulosa che fa parte del Complesso nebuloso molecolare di Orione. Facilmente osservabile con un piccolo telescopio, appare come una macchia diffusa nel cui centro si trovano due stelle, HD 38563A e HD 38563B, la cui luce viene riflessa dai gas della nebulosa, illuminandola. Al suo interno sono conosciute almeno 45 stelle T Tauri, giovani stelle ancora in formazione, e 17 oggetti di Herbig-Haro.
Nebulosa oscura situata nei pressi di IC 434, è illuminata da essa e si trova nei pressi della cintura di Orione, vicina alla brillante stella blu Alnitak. Fa parte del più vasto Complesso nebuloso molecolare di Orione, ed è spesso descritta in opere fantascientifiche come una nebulosa scura e impenetrabile, immaginando numerosi pianeti situati davanti, dentro e soprattutto dietro di essa.
Nebulosa a riflessione di colore azzurro in quanto illuminata dalla vicina stella supergigante blu Rigel, è una zona di contenuti processi di formazione stellare e al suo interno sono presenti alcune stelle T-Tauri.
Nebulosa "mista" catalogata come M20 che presenta apparentemente tre lobi di diverso colore: la parte rossa è ad emissione, quella blu a riflessione mentre una parte oscura divide in tre parti la nebulosa stessa. Osservazioni nell'infrarosso effettuate con il Telescopio Spaziale Spitzer hanno scoperto almeno 30 embrioni di stelle e 120 neonate stelle al suo interno, non osservabili in luce visibile.
Resto di una supernova esplosa circa 5-8000 anni fa, fu scoperta da W. Herschel nel 1784. Sono visibili deboli filamenti ancora in forte espansione, tuttavia in un futuro non lontano la nebulosa scomparirà alla vista in quanto i gas che la compongono saranno ormai dispersi nello spazio interstellare.