Al suo interno custodisce un reliquiario contenente due Sacre Spine della corona di Cristo, donate alla diocesi di Ariano nel 1269 da Carlo I d'Angiò (che a sua volta le aveva ricevute dal fratello Luigi IX di Francia detto il Santo) quale segno di riconoscenza per la fedeltà dimostrata al papato in occasione della strage a tradimento compiuta dai Saraceni di Lucera nel 1255.[2] In memoria di tale evento si tiene annualmente la tradizionale Rievocazione storica del dono delle Sacre Spine.[3].
All'interno del museo si ammira inoltre la statua in argento di sant'Ottone Frangipane (patrono della città e della diocesi), risalente al Seicento e considerata miracolosa, e il grande calice di sant'Elzeario da Sabrano (conte e compatrono di Ariano), anch'esso interamente d'argento[4]. Notevoli per la peculiarità delle forme e la finezza delle decorazioni sono un reliquiario d'argento "a braccio" della seconda metà del Quattrocento e un turibolo in lamina d'argento della stessa epoca o di poco successivo[5].
Sono poi in mostra una tela della Madonna del parto, contornata da una cornice argentea[6], un ostensorio d'argento di Pietro Vannini del 1452[4] oltre a un'ampia gamma di oggetti sacri ordinati secondo classi e tipologie[6].
Attigui al museo sono anche l'archivio storico della curia vescovile[7] e la biblioteca diocesana oltre a un fondo che raccoglie tutte le opere letterarie del sacerdote-poeta arianese Pietro Paolo Parzanese.[8]
Numerosi altri manoscritti e oggetti sacri di pregevole fattura sono invece in esposizione nell'adiacente museo "Giuseppina Arcucci", custodito dalle suore dello Spirito Santo e dedicato alla fondatrice della congregazione[9], istituita proprio in Ariano alla fine dell'Ottocento.
Infine, nell'attigua ex-chiesa di Santa Lucia Annunziata, vi è il museo diocesano che ospita pitture del Sei e Settecento napoletano, altre opere tessili, lignee e marmoree oltre a un gran numero di oggetti e arredi sacri[10].
Note
^I musei, su Comune di Ariano Irpino. URL consultato il 13 ottobre 2017 (archiviato il 30 agosto 2017).