Il singolo debuttò alla posizione numero 81 della Billboard Hot 100 e dopo poche settimane raggiunse la vetta della classifica,[12] regalando agli Extreme il primo successo commerciale negli Stati Uniti. Si posizionò inoltre al secondo posto della Official Singles Chart nel Regno Unito. Il successo ottenuto dal brano influenzerà la nascita di diverse altre famose ballate acustiche di quegli anni, come To Be with You dei Mr. Big.[13]
È stata inserita alla posizione numero 43 nella classifica delle "100 più grandi canzoni d'amore" stilata da VH1,[14] mentre nel 2014 è stata indicata come la 20ª più grande power ballad di tutti i tempi da Yahoo! Music.[15]
Storia
Nuno Bettencourt ha dichiarato di aver scritto il brano per avvertire come la frase "I love you" (ti amo) stesse secondo lui diventando abusata e priva di significato:[16]
«La gente la usa così facilmente e con tanta leggerezza da pensare che basta dire ciò e tutto risolto, tutto OK. A volte è necessario fare qualcosa in più e bisogna dimostrarlo - ci sono altri modi per dire ti amo.»
«Non era la classica ballata che incideva ogni gruppo hard rock di quel periodo, in tutti i sensi. È curioso che noi ci fossimo ispirati soprattutto ai Beatles di If I Fell, mentre molta gente pensò che fossimo stati influenzati dalle armonie vocali degli Everly Borthers. In ogni caso una "piccola cosa acustica a due voci" divenne una hit unica e sensazionale.»
Inizialmente, il pezzo non era stato composto con l'intenzione di farne un successo, ma si trattava di un semplice interludio acustico all'interno dell'album Pornograffiti. La band si accorse del potenziale commerciale del brano solo quando cominciò ad eseguirlo dal vivo in tour, vedendo che la gente conosceva ogni singola parola e cantava a voce alta. Cherone e Bettencourt decisero dunque di fare pressione sulla casa discografica affinché pubblicasse un ulteriore singolo.[17]
Video musicale
Il video musicale della canzone è stato diretto da Jonathan Dayton e Valerie Faris e girato interamente in bianco e nero. Il video mostra Gary Cherone e Nuno Bettencourt mentre eseguono il brano in una stanza, con gli altri membri del gruppo che stanno seduti nelle vicinanze a guardare divertiti.
Oltre all'originale esistono varie cover di altri artisti. Tra quelli che hanno reinterpretato il brano si segnalano:
Luca Carboni ne ha cantato la prima versione italiana, con testo suo e di Jovanotti, dal titolo O è Natale tutti i giorni, inclusa nel disco Diario Carboni del 1993;
Irene Grandi ha reinterpretato la versione di Jovanotti nel proprio album Canzoni per Natale del 2008, sempre con lo stesso titolo e testo, ma ambientandola a Firenze anziché Bologna;
^(EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 27 febbraio 2024. Digitare "Extreme" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
^(EN) Top Singles - Volume 54, No. 1, June 08 1991, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
^(FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN978-951-1-21053-5.
^(NL) Jaaroverzichten 1991, su Ultratop.be/, ULTRATOP & Hung Medien. URL consultato il 18 giugno 2015.
^(EN) Top Singles - Volume 55, No. 3, December 21 1991, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 18 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2015).
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