Nel 2009 la società proprietaria del complesso sportivo del National Sports Center decise di avviare una propria squadra di calcio, in sostituzione dei Minnesota Thunder che fino a quel momento avevano utilizzato la struttura, visto che difficoltà economiche avevano costretto quest'ultima franchigia alla chiusura.[3] Il 5 febbraio 2010 venne annunciato che la nuova squadra si sarebbe chiamata NSC Minnesota Stars[4] e che avrebbe partecipato al campionato di seconda divisione USSF Division 2 Pro League.
Già dopo una sola stagione i proprietari del NSC non furono più in grado di sostenere economicamente la squadra, che venne provvisoriamente gestita direttamente dalla NASL, la nuova lega di appartenenza.[3] Nonostante i problemi societari la squadra riuscì a vincere il campionato, battendo in finale i Fort Lauderdale Strikers.[5]
Il 9 gennaio 2012, per evitare ambiguità dopo il cambio di proprietà, il nome della squadra venne modificato in Minnesota Stars FC.[6] In campionato venne nuovamente raggiunta la finale, stavolta però persa contro i Tampa Bay Rowdies.
La trasformazione in Minnesota United FC
Il 9 novembre 2012 la società venne acquistata dall'imprenditore William McGuire. Quest'ultimo decise anche di cambiare nuovamente nome alla squadra, modificandolo in Minnesota United FC nel marzo del 2013.[7] Dal punto di vista sportivo il club raggiunse due volte le semifinali dei play-off nelle successive quattro stagioni, inoltre nel 2014 si aggiudicò la Woosnam Cup, ovvero il trofeo assegnato alla squadra della NASL con più punti al termine della stagione regolare.
I colori del Minnesota United sono il grigio e il celeste, simbolo rispettivamente delle miniere di ferro del Minnesota e del fiume Mississippi.[9]
L'attuale stemma è composto da due bande grigie separate da una striscia celeste, a rappresentare le città di Minneapolis e Saint Paul divise dal fiume Mississippi; in alto è raffigurata la stella polare a sei punte. Lo scudo è sormontato da una strolaga maggiore, uccello simbolo dello stato e il cui nome in inglese (loon) è diventato anche il soprannome della squadra.[9]
Il club si è dotato anche di una mascotte ufficiale, una strolaga di nome "PK the loon".[10]
Il Minnesota United disputa le proprie partite casalinghe all'Allianz Field, uno stadio specifico per il calcio con una capienza di 19.400 spettatori.[11]
Il presidente del club McGuire aveva manifestato l'intenzione di costruire un impianto di proprietà del club sin dall'ammissione in MLS. Il 23 ottobre 2015 venne annunciata la scelta di un'ubicazione in centro a Saint Paul,[12] l'impianto è stato disegnato dallo studio Populous[13] e i naming rights sono stati venduti alla società assicurativa Allianz.[14] Dopo circa due anni di lavori e una spesa di 250 milioni di dollari, lo stadio è stato terminato nel febbraio 2019, con esordio della squadra il 13 aprile dello stesso anno.[15]
Precedentemente il club aveva giocato le proprie partite casalinghe degli anni della NASL al National Sports Center di Blaine, ad eccezione dei match inaugurali delle stagioni 2012 e 2013 giocati al Metrodome di Minneapolis. Il TCF Bank Stadium ha invece ospitato la squadra per un match nel 2014 e per due intere stagioni nel 2017 e nel 2018, dall'esordio in MLS all'inaugurazione dell'Allianz Field.[16]
Centro d'allenamento
La squadra effettua le proprie sedute di allenamente al National Sports Center, struttura che ospita anche il settore giovanile del club.[17]
^NASL, nuovo logo per i Minnesota Stars, su socceritalia.it, 11 gennaio 2012. URL consultato il 22 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2023).