Michele Torelli (... – Roma, 7 marzo 1572) è stato un vescovo cattolico italiano.
Biografia
Era di antica famiglia anagnina, proprietaria del castello di Sgurgola e di molti terreni in località Centocelle. Il 13 novembre 1532 papa Clemente VII lo elesse vescovo di Alife, dopo aver ottenuto una dispensa per essere figlio illegittimo.[1] Fu consacrato vescovo il 27 aprile 1533 dal cardinale Willem Enckenwoirt, vescovo di Tortosa, co-consacrante Bernardino Fumarelli, vescovo di Sulmona e Valva e suo predecessore sulla cattedra alifana.
Papa Paolo III lo trasferì alla diocesi di Anagni il 6 aprile 1541.
Il Torelli, volendo ingrandire il palazzo della sua famiglia presso la chiesa di San Giovanni de Duce, acquistò alcune case diroccate: ne venne fuori uno dei primi palazzi di Anagni e sede vescovile fino ai tempi recenti.
Durante il suo episcopato s’inserisce la dolorosa vicenda dell’arrivo delle milizie di Filippo II e del Duca d’Alba, la fortificazione della città, l’abbattimento della chiesa di Sant'Oliva al Castello, oltre quelle di Sant'Ascenzo, San Nicola, San Domenico e Santo Stefano a Collemammolo. Ne nacque inimicizia tra il Torelli e Torquato Conti e una denuncia alla Sede Apostolica che sospese il vescovo, ma per breve tempo.
Nel febbraio 1556 aveva lasciato la diocesi per risiedere a Roma, dove morì il 7 marzo 1572.[2]
Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Note
Bibliografia
- Claudio Pietrobono, I nostri vescovi - Chiesa di Anagni-Alatri, Subiaco, 2006, p. 32.
Collegamenti esterni