Il mercato Metronio (anche chiamato mercato coperto di via Magna Grecia) è una struttura polivalente di Roma, situato tra via Magna Grecia, via Amiterno e via Veio, nel quartiere Appio-Latino.
Storia
La struttura è stata progettata dall'architetto Florestano Di Fausto in stile moderno e realizzata dell'ingegnere Riccardo Morandi, tra il 26 marzo 1956, data di consegna del terreno edificabile, e il 16 novembre 1957, giorno dell'inaugurazione del mercato e dell'autorimessa.[1]
Il mercato coperto di via Magna Grecia vive al giorno d'oggi una situazione di grande contrasto con il tessuto architettonico che lo circonda: infatti, numerose sono state le critiche sullo stabile come anche alcuni progetti di demolizione di quest'ultimo (poi negati). Tuttavia, la struttura è da sempre riconosciuta da innumerevoli esperti come un eccellente esempio di architettura modernista, soprattutto all'interno del quartiere Appio-Latino, nonché un edificio di gran valore artistico. Nella parte inferiore della sua struttura, sono presenti pizzerie, bar ed altre attività.
Descrizione
In un lotto triangolare nel tessuto completato negli anni '50, l'edificio gioca il suo ruolo urbano con l'affacciarsi del volume, chiuso anche se frastagliato, e con il nodo delle rampe dell'autorimessa a doppia spirale, sottolineato da una elegante pensilina a sbalzo su due snelle forcelle. La posizione delle rampe a spirale nel vertice esterno all'asse di simmetria del lotto, evidenzia la volontà di mostrare le necessità funzionali, come la scelta di conformare i prospetti a denti di sega, in cui trovano posto le finestre, che riflette la disposizione obliqua dei posti macchina.[2]
Collegamenti
Note
Bibliografia
- Gaia Remiddi, Antonella Greco, Antonella Bonavita e Paola Ferri, 200 architetture scelte, collana Il Moderno attraverso Roma, Roma, Palombi Editori, 2000, ISBN 978-88-7621-099-0.
- Marina Pugnaletto, Gli elementi di comunicazione verticale: Dai corpi-scala ai percorsi meccanizzati, collana Architettura, Urbanistica, Ambiente, Roma, Gangemi Editore, 2012, ISBN 978-88-492-2517-4.
Collegamenti esterni