Il Guilandino studiò medicina prima a Roma e poi a Padova, per poi dedicarsi soprattutto agli studi di botanica. Compì un viaggio in Siria, Palestina ed Egitto, ma durante il ritorno fu fatto prigioniero da pirati saraceni, perdendo le collezioni naturalistiche che aveva raccolto. Fu riscattato dopo alcuni anni grazie al suo compagno Gabriele Falloppio. Ritornato a Padova, fu nominato prefetto dell'Orto botanico di Padova e nel 1567 professore di botanica nella locale Università. Ha lasciato alcuni scritti di botanica.