La medaglia al merito della sanità pubblica fu istituita dal Governo italiano con decreto luogotenenziale n. 1048 del 1918[1].
La medaglia poteva essere d'oro, argento o bronzo a seconda del grado di merito.
Con R.D. n. 2193 del 1929[2] fu istituita anche «un'attestazione al merito della sanità pubblica» che veniva conferita con le stesse modalità previste per le medaglie.
Criteri di eleggibilità
La benemerenza era
«destinata a premiare le persone, gli enti, i corpi, gli uffici che abbiano resi con cospicue elargizioni o con prestazioni, segnalati servigi nel campo delle opere che interessano la igiene e la sanità pubblica, in circostanze diverse da quelle considerate dal R.D. 28 agosto 1867, n. 3872[3] e R.D. 25 febbraio 1886, n. 3706[4].»
La medaglia veniva conferita dal re su proposta del Ministro dell'interno sentita la stessa Commissione centrale permanente istituita, con R.D. n. 184 del 1914[5] e successive modifiche, per esaminare le proposte di concessione delle medaglie ai benemeriti della salute pubblica.
Insegne
Medaglia d'oro, d'argento o di bronzo, del diametro di tre centimetri, avente:
- sul recto
- l'effigie del re,
- sul verso
- il bastone di Esculapio entro una corona di quercia, circondata dalla leggenda «Al merito della sanità pubblica».
Le medaglie si portavano sul petto, a sinistra, appese a un nastro di seta largo trentasei millimetri a undici righe verticali di uguale larghezza, alternate di color cilestro e nero.
Il decreto di conferimento era pubblicato per sunto nella Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia.
Repubblica
Dopo la caduta della monarchia, la normativa del 1918[1] è stata confermata con il DCPS n. 344 del 1946[6], tuttora in vigore;
il riconoscimento quindi continua ad esistere, immutato nelle sue caratteristiche fondamentali.
Le medaglie e l'attestazione al merito vengono conferite con decreto del presidente della Repubblica su proposta del ministro della salute[7], sentito il parere della commissione centrale permanente incaricata di esaminare anche le proposte di concessione delle medaglie ai benemeriti della salute pubblica.
Insegne
Con il d.p.R. n. 637 del 1952[8] furono apportate alcune modifiche alla decorazione: la medaglia d'oro, d'argento o di bronzo, ha un diametro di tre centimetri e reca:
- sul recto
- l'Emblema della Repubblica Italiana;
- sul verso
- il bastone di Esculapio entro una corona di quercia, circondata dalla leggenda «Al merito della sanità pubblica».
Il nastro non è variato.
Note
- ^ a b c Decreto luogotenenziale n. 1048 del 7 luglio 1918 Istituzione di una medaglia al merito della sanità pubblica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 183 del 3 agosto 1918
- ^ Regio decreto n. 2193 del 25 novembre 1929 Modifiche alla composizione della Commissione centrale permanente per le ricompense ai benemeriti della salute pubblica, e istituzione della attestazione al merito della salute pubblica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 8 dell'11 gennaio 1930
- ^ Regio decreto n. 3872 del 28 agosto 1867 Coniazione di una medaglia destinata a premiare le persone che si rendono in modo eminente benemerite in occasione di qualche morbo epidermico pericoloso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 235 del 28 agosto 1867
- ^ Regio decreto n. 3706 del 25 febbraio 1886 che aggiunge l'attestazione di benemerenza alle ricompense stabilite pei benemeriti della salute pubblica, pubblicato sulla G. U. n. 58 dell'11 marzo 1886
- ^ Regio decreto n. 184 del 5 marzo 1914, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 69 del 23 marzo 1914
- ^ Decreto del Capo provvisorio dello Stato 25 ottobre 1946, n. 344 Conferimento di ricompense ai benemeriti dell'igiene e della salute pubblica, pubblicato sulla G. U. n. 272 del 29 novembre 1946
- ^ Originariamente del presidente del Consiglio dei ministri
- ^ Decreto del presidente della Repubblica 17 maggio 1952, n. 637, Nuove caratteristiche delle medaglie ai benemeriti della salute pubblica ed al merito della sanità pubblica e modificazione della Commissione consultiva per il loro conferimento, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 141 del 20 giugno 1952
Bibliografia
- Italo Farnetani, I venticinque pediatri, decorati con la Medaglia d'oro della sanità, hanno scritto la storia della Repubblica, prefazione del ministro della salute Beatrice Lorenzin, «Pediatria Preventiva & Sociale» 2016; 11 (3), pp 10–21- https://www.sipps.it/pdf/rivista/2016_03.pdf
- Italo Farnetani, Pediatri e medici alla Costituente, Editeam, Cento (FE), 2006. ISBN 88-6135-001-1
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