Deriva, tramite il latino Macarius, dal nome greco Μακάριος (Makarios)[1]; esso è tratto dall'aggettivo μακάριος (makarios) o μάκαρ (mákar), che vuol dire "benedetto", "felice"[1][2][3][5][4][6]. Il nome è attestato già anticamente nel mondo ellenico, ma conobbe buona diffusione solo con l'avvento del Cristianesimo, grazie anche al suo valore mistico e beneaugurale[1][2][3]; fu poi il nome di numerosi tra i primi santi, in gran parte orientali, il cui culto ne ha promosso l'uso[5][2][3]. La forma femminile è portata, nella mitologia greca, da Macaria, figlia di Ercole e Deianira, che si sacrificò volontariamente per difendere i suoi fratelli da Euristeo[6].
In Italia (dove è attestato anche come cognome), il nome risultava già raro negli anni Cinquanta del Novecento[1], e negli anni Settanta se ne contavano appena trecento occorrenze in tutto il paese[2]. Curiosamente, l'interiezione italiana "magari" deriva dalla stessa radice di questo nome: in greco bizantino era infatti in uso l'espressione μακάριον (makárion), abbreviata in μακάρι (makári), con un senso simile a quello di espressioni come "beato se...", "volesse il cielo che...", "piacesse a Dio che..."[1].
Onomastico
L'onomastico si può festeggire in memoria di vari santi, alle date seguenti: