Il palaico è una lingua indoeuropea estinta, appartenente alla famiglia delle lingue anatoliche, attestata in tavolette incise con caratteri cuneiformi ad Ḫattuša. Il nome della lingua in ittita era palaumnili, o "del popolo di Pala"; Pala si trovava probabilmente a nord-ovest della zona di insediamento centrale degli ittiti, perciò nel nord-ovest dell'odierna Turchia continentale. La regione venne conquistata dai barbari Kaska verso la fine del XV secolo a.C. e con molta probabilità la lingua si estinse poco dopo quel periodo.
Il palaico dimostra chiari segni dell'appartenenza alla famiglia indoeuropea. L'antico ittita possedeva la desinenza di genitivo singolare -as all'incirca nel 1600 a.C. (si compari la desinenza indoeuropea *-os); il luvio cuneiforme possedeva invece il suffisso aggettivale-asa. Il palaico, al confine settentrionale di entrambe, così come il successivo luvio geroglifico, possedeva entrambe le forme, una desinenza di genitivo in -as ed un suffisso aggettivale in -asa. Il palaico inoltre mostra la stessa distinzione di genere mostrata in ittita, cioè semplicemente animato vs inanimato; inoltre ancora possiede forme pronominali simili. Perciò è accettato che il palaico sia una lingua anatolica ma non è chiaro se sia strettamente imparentata con l'ittita o con il luvio cuneiforme.
Note
^Francisco Villar, Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa, p. 350.