(Alda Merini, L'altra verità. Diario di una diversa.[1])
L'altra verità. Diario di una diversa è la prima opera in prosa, a carattere autobiografico, della scrittrice italiana Alda Merini, pubblicata dall'editore Scheiwiller nel 1986.
Diario di una diversa è un'opera composta sotto forma di diario, di lettere e di qualche verso, che narra l'esperienza vissuta dall'autrice internata in manicomio; pur essendo perlopiù scritta in prosa, è attraversata da una dimensione profondamente lirica.[2]
Nella prefazione all'opera della nuova edizione accresciuta pubblicata da Rizzoli nel 1997, viene riportato il commento di Giorgio Manganelli, precedentemente pubblicato nella rivista "Alfabeta" (Milano, settembre 1983), che così scrive: "Il Diario di una diversa di Alda Merini non è un documento, né una testimonianza sui dieci anni trascorsi dalla scrittrice in manicomio. È una ricognizione, per epifanie, deliri, nenie, canzoni, disvelamenti e apparizioni, di uno spazio – non un luogo – in cui venendo meno ogni consuetudine e accortezza quotidiana, irrompe il naturale numinoso dell'essere umano."[3]
Il testo è diviso in due parti ("Diario di una diversa" e "Lettere"), oltre a una "Conclusione" e delle "Aggiunte in margine"; l'edizione 1997 comprende anche Mia sorella, Canto dell'ombra della luce e La carne e il sospiro.
Nel 1987 il libro è stato finalista al Premio Bergamo.[4].