Kenshin - Samurai vagabondo (るろうに剣心 明治剣客浪漫譚?, Rurōni Kenshin: Meiji kenkaku romantan, lett. "Kenshin il vagabondo: Storia d'amore dello spadaccino del periodo Meiji") è un manga scritto e disegnato da Nobuhiro Watsuki. I capitoli sono stati serializzati dal 12 aprile 1994 al 21 settembre 1999[1] sulla rivista Weekly Shōnen Jump di Shūeisha e in seguito raccolti in 28 volumi tankōbon. L'edizione italiana è stata pubblicata da Star Comics nella collana Kappa Extra dal 1º aprile 2001 al 10 luglio 2003[2][3].
Dal manga sono stati tratti una serie televisivaanime, una coppia di romanzi light novel, alcuni OAV e un film animato. La Warner Bros. ne ha prodotto un adattamento cinematografico live action uscito nei cinema nell'agosto 2012 con Takeru Satō nella parte del protagonista, cui sono seguiti diversi sequel negli anni successivi.
Trama
La narrazione ruota attorno al protagonista Battōsai Himura (parzialmente basato sul personaggio storico dell'hitokiri Kawakami Gensai), spietato assassino, che a metà 1800 contribuì alla fine dello Shogunato Tokugawa, al potere da oltre 200 anni, e all'avvento del periodo Meiji. In seguito all'insediamento del nuovo governo, Battōsai scompare per tornare sotto nuovo nome: Kenshin. Ora viaggia con una sakabato con un solo filo (una spada a lama invertita), che anziché essere rivolta verso l'avversario risiede sul lato opposto; il suo obiettivo sta nel proteggere le persone che incontra dalle ingiustizie. Nel suo viaggio, Kenshin si troverà coinvolto in combattimenti con samurai che non apprezzano il nuovo stile di vita pacifico (nella nuova era Meiji non è più permesso nemmeno a un samurai di portare la spada) e in complotti che cercano di restaurare la vecchia società feudale.
Allevato da Seijūrō Hiko, che lo ha salvato dagli assassini dei suoi genitori, Kenshin, il cui vero nome è Shinta, impara le tecniche del Hiten Mitsurugi Ryu e diventa un samurai. Tuttavia, abbandona il proprio maestro e si unisce agli Ishin Shishin, fra cui diventa un sicario grazie alla sua abilità con la spada. Tuttavia dopo aver perso l'amata Tomoe, decide di redimersi e di mettere la propria abilità al servizio dei più deboli, vagando per il Giappone ed aiutando la povera gente.
Unica erede di un dojo dal passato prestigioso, viene aiutata da Kenshin a rimettere in piedi la palestra e rimane al suo fianco per tutta la storia, sviluppando nei confronti del samurai un forte sentimento.
Giovanissimo figli di un samurai, alla morte dei genitori Yahiko è cresciuto con gli yakuza che ne hanno fatto un delinquente di strada. Verrà aiutato da Kenshin e Kaoru.
Ventiduenne costretta a realizzare oppio da un'organizzazione criminale, viene salvata da Kenshin, grazie al cui supporto ed incoraggiamento, diverrà un dottore. Megumi è anche innamorata di Kenshin.
Basato sul personaggio esistito veramente, Hajime è il leader della terza squadra degli Shinsengumi durante la rivoluzione. Ha una rivalità di vecchia data con Kenshin.
Shinomori Aoshi è il leader degli Oniwabanshū, ed è un abile spadaccino molto rispettato dai suoi compagni.
La spada sakabato
Sakabato (逆刃刀?, sakabatō) è l'arma di Kenshin Himura ed è considerata "l'arma del pacifista", cioè un'arma che non può uccidere se non come ultima risorsa.
Si tratta di una katana giapponese a lama invertita: su una normale katana, la lama ricurva della spada è affilata sul lato esterno (quello che si rivolge verso l'avversario), mentre quello interno è spuntato; nella sakabato è invece il lato interno a essere tagliente. Nella storia giapponese non si hanno notizie di spade simili, ma una reliquia conservata al museo Deoksu Royal Palace in Corea sembrerebbe testimoniare l'utilizzo di spade a lama invertita, costruite durante il periodo di dominazione giapponese, prendendo spunto dal modello coreano.[4] Un'altra reliquia originale è conservata a Shiroi in Giappone.[5]
Scritto e disegnato da Nobuhiro Watsuki, il primo capitolo di Rurouni Kenshin è stato pubblicato su Weekly Shōnen Jump a partire dal numero 19 del 1994, uscito il 12 aprile 1994, ed è stato serializzato sulla rivista sino al numero 43 del 1999, pubblicato il 21 settembre 1999.[6] I 255 capitoli del manga sono stati raccolti e pubblicati in 28 tankōbon dalla Shūeisha, con il primo volume pubblicato il 9 settembre 1991 e l'ultimo il 4 novembre 1999.[7][8]
Nel luglio 2006, la Shueisha ha iniziato la ripubblicazione della serie in versione kanzenban per 22 vol. Un unico capitolo speciale dedicato al personaggio di Yahiko Myōjin è stato pubblicato dopo la fine della serie su Weekly Shōnen Jump, intitolato Yahiko no Sakabatō (弥彦の逆刃刀?). Lasciato fuori dai volumi originali, è stato aggiunto nell'ultimo kanzenban pubblicato.[9]
La serie comincia quando l'ex assassino Battōsai, che ora si fa chiamare Kenshin Himura, nel suo incessante vagabondare arriva a Tokyo. Qui conosce Kaoru Kamiya, con la quale diverrà subito amico e che lo convincerà ad abbandonare per un po' il suo vagabondaggio e fermarsi alla sua palestra. Da qui in poi la storia si sviluppa agevolmente: si uniscono a Kenshin nelle sue peripezie Yahiko, Sanosuke, Megumi, Aoshi, Saito e molti altri personaggi. Insieme, affronteranno molte difficili sfide, tra cui la battaglia contro il samurai Shishio che ha costruito un esercito per avviare una rivolta contro il nuovo governo Meiji, e la battaglia personale più difficile che Kenshin si possa trovare ad affrontare: quella contro Enishi, fratello di Tomoe che si sacrificò al suo posto in un combattimento, ma della cui morte Enishi giudica Kenshin il vero responsabile.
Un nuovo manga, Rurouni Kenshin Hokkaido Arc (るろうに剣心―明治剣客浪漫譚・北海道編―, Rurouni Kenshin: Meiji Kenkaku Romantan: Hokkaidou Hen), inizia la sua pubblicazione a partire dal 2017, esso si tratta di un sequel del manga ed è ambientato in Hokkaido, dove Kenshin Himura si dirige per trovare Koshijirō Kamiya, padre di Kaoru e da tutti ritenuto morto nella guerra Seinan.
Le trasmissioni dell'anime, diretto da Kazuhiro Furuhashi, sono iniziate su Fuji TV il 19 gennaio 1996 e sono terminate l'8 settembre 1999. La serie è stata prodotta dalla Aniplex e Fuji TV, ed è stata animata dall'episodio 1 al 66 dalla Gallop, mentre dal 67 in avanti dallo Studio Deen.[10][11] L'ultimo episodio, il numero 95, non è stato trasmesso in Giappone, ma è stato reso disponibile come bonus delle pubblicazioni della serie in VHS e DVD.[12] Sin dalla sua prima trasmissioni in Giappone, gli episodi della serie sono stati raccolti in collezioni di VHS e DVD numerose volte. Sono state pubblicate infatti almeno due raccolte di DVD, contenente quattro episodi a disco.
Nel 2023 su Crunchyroll la serie riceve un nuovo adattamento più fedele al manga, questa volta trasmesso pure in Italia.
Dalla serie televisiva è stato tratto un film d'animazionecinematografico intitolato Kenshin - Samurai vagabondo: The Movie (Ishin Shishi e no Requiem (―維新志士への鎮魂歌?, Requiem for the Ishin Patriots), diretto da Hatsuki Tsuji e proiettato in Giappone il 20 dicembre 1997. Il relativo DVD è stato pubblicato il 21 agosto 1998. Il DVD è stato successivamente ripubblicato due volte: nel 2000 e nel 2002, con l'aggiunta di nuovi contenuti speciali. Il 7 dicembre 2005 è stato inoltre pubblicato su Universal Media Disc.
In Italia, la pubblicazione è avvenuta per opera della Dynit. La storia del film non appare nel manga originale.
Il 25 agosto 2012 è uscito il primo film con attori in carne e ossa. La pellicola ripropone una storia alternativa dei primi capitoli del manga.
Il 1º agosto 2014 esce un secondo film, intitolato Rurouni Kenshin: Kyoto Inferno. La pellicola narra la saga di Kyoto in cui Kenshin dovrà sconfiggere Makoto Shishio. Tuttavia il film finisce a metà della saga.
Sono state pubblicate due serie di OAV dedicate a Rurōni Kenshin. La prima intitolata Kenshin samurai vagabondo: Memorie del passato (るろうに剣心―明治剣客浪漫譚―追憶編?, Rurōni Kenshin - Meiji Kenkaku Romantan - Tsuioku-hen) è stata pubblicata in quattro episodi nel 1999 in Giappone, per poi essere ripubblicata nel 2003 nella forma di un film di due ore, con nuove sequenze animate per il mercato statunitense dove è stata reintitolata Samurai X: Trust & Betrayal. La serie di OAV rappresenta un prequel della serie televisiva ed è stata diretta da Kazuhiro Furuhashi e prodotta dallo Studio Deen.[13] Diviso in 4 atti, l'OAV racconta il passato di Kenshin, dall'incontro con il maestro Hiko che gli insegnerà la scuola Mitsurugi Hiten fino all'incontro con Tomoe e la morte di quest'ultima per salvarlo nello scontro nella foresta nera. I quattro OAV furono trasmessi in Italia su MTV all'interno del contenitore Anime Night tra il 18 ottobre e l'8 novembre del 2005.
Capitolo del tempo
La seconda, intitolata Kenshin il Vagabondo: Capitolo del tempo (るろうに剣心 -明治剣客浪漫譚- 星霜編?, Rurōni Kenshin - Meiji Kenkaku Romantan - Seisō-hen) e diretta nuovamente da Furuhashi, è stata pubblicata in due episodi fra il 2001 ed il 2002. La storia degli OAV, tratta in parte da alcuni capitoli del manga, è ambientata durante e dopo gli eventi della serie (non tratto dal manga), e si concentra principalmente sugli ultimi anni di Kenshin e Kaoru. È conosciuta negli Stati Uniti d'America col titolo Samurai X: Reflection. Gli OAV sono inoltre stati doppiati e resi disponibili in Italia da Shin Vision. Si svolge nel 1893, 15 anni dopo il primo incontro tra Kenshin e Kaoru. Ora sono felicemente sposati e Kenji, il figlio dei due, si allena con il maestro Hiko. Entrambi gli innamorati dovranno fare i conti con una malattia mortale che li consuma.
Le sigle di chiusura delle due opere sono Quiet Life cantata da Taku Iwasaki per Kenshin samurai vagabondo: Memorie del passato e Itoshisa no kate (愛しさの糧?) cantata da Hiroko Kasahara per Kenshin il Vagabondo: Capitolo del tempo.
Shin Kyoto-hen
Ultimo adattamento della serie prodotto come OAV dallo Studio Deen, Rurōni Kenshin: Meiji kenkaku romantan - Shin Kyōto-hen (るろうに剣心-明治剣客浪漫譚- 新京都編? lett. "Kenshin il vagabondo: Storia d'amore dello spadaccino del periodo Meiji - Nuova parte di Kyoto") è composto da due episodi, uno uscito nel 2011 e l'altro nel 2012.
Gli OAV riprendono gli eventi dall'episodio 28 al 62 della serie del 1997, durante l'arco narrativo di Kyoto, in cui Kenshin fronteggia il suo "successore" Shisho.
Le due sigle di chiusura sono Nanairo no kaze (七色の風?) per il primo OAV e Feel you per il secondo, entrambe di Rina Sumioka (住岡 梨奈?, Sumioka Rina).
Esistono quattro videogiochi ispirati a Rurōni Kenshin e pubblicati per PlayStation. Nessuno dei due è mai stato pubblicato al di fuori del Giappone.
Il primo, Rurōni Kenshin: Meiji kenkaku romantan - Ishin gekitō-hen (るろうに剣心 -明治剣客浪漫譚- 維新激闘編?) è stato pubblicato nel 1996 ed è un picchiaduro a incontri in grafica 3D, ispirato ai primi volumi del manga.[14]
Il secondo, Rurōni Kenshin: Meiji kenkaku romantan - Jūyūshi inbō-hen (るろうに剣心 -明治剣客浪漫譚- 十勇士陰謀編?) è stato pubblicato nel 1997 ed è un videogioco di ruolo, con una storia scollegata sia all'anime che al manga.[15]
Rurōni Kenshin: Meiji kenkaku romantan - Enjō! Kyōto rinne (るろうに剣心 -明治剣客浪漫譚- 炎上!京都輪廻?) è l'unico titolo disponibile per PlayStation 2, ed è stato pubblicato nel 2006.[16] Il gioco ha venduto oltre 130,000 copie in Giappone.[17]
Un quarto videogioco, un picchiaduro 2D intitolato Rurouni Kenshin, Meiji Kenkaku Romantan Saisen è stato pubblicato per PlayStation Portable nel 2011 in Giappone.[18]
Due light novel, ispirate a Rurouni Kenshin sono state pubblicate dalla Shueisha Jump j-Books e scritte da Kaoru Shizuka. La maggior parte del materiale pubblicato in forma di light novel sono storie inedite, successivamente adattate in animazione, oppure adattamenti di storie già apparse nell'anime o nel manga.
Il primo romanzo, Rurouni Kenshin: Voyage to the Moon World, è stato pubblicato in Giappone il 10 ottobre 1996, ed in America del Nord il 17 ottobre 2006.[19][20]
Il secondo, Yahiko's Battle, è stato pubblicato il 3 ottobre 1997, ed è una reinterpretazione di varie storie presenti nel manga e nella serie televisiva.[21]
L'ultimo volume è TV Anime Shimabara Arc pubblicato il 4 febbraio 1999.[22]
Accoglienza
Nel sondaggio Manga Sōsenkyo 2021 indetto da TV Asahi, 150 000 persone hanno votato la loro top 100 delle serie manga e Kenshin - Samurai vagabondo si è classificata al 31º posto[23].
^(JA) Episode list, su sonymusic.co.jp, Sony. URL consultato il 23 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2009).
^(JA) Staff, su sonymusic.co.jp, Sony. URL consultato il 23 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2009).
^ Zubin Kumana, Rurouni Kenshin Vol #22: End Song, su mania.com, Mania Entertainament. URL consultato il 13 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2012).