Nel secondo volume di Butsu Zone fa la sua comparsa Anna Kyoyama, una ragazza con il potere di evocare e controllare gli spiriti. Questo personaggio verrà poi utilizzato da Takei, con qualche modifica ma sostanzialmente identico nelle linee fondamentali, nella sua opera successiva: Shaman King. Ne è stato tratto un OAV, reso disponibile come episodio bonus all'interno dell'edizione home video dell'anime di Shaman King.
Trama
I Butsu-Zo sono delle statue costruite in legno, terra, pietra o altri materiali, che rappresentano gli Hotoke, divinità della mitologia giapponese. Ispirandosi alle leggende relative a queste statue, Butsu Zone racconta la storia di Senju Kannon, uno degli Hotoke, che prende forma nel mondo reale attraverso un Butsu-Zo e assume l'aspetto di un bambino biondo e sbarazzino. La sua missione è proteggere una ragazzina destinata a diventare il Miroku Bosatsu, cioè colui che salverà l'umanità dai suoi smodati desideri materiali. I due intraprendono così un lungo viaggio verso l'India, accompagnati da altri Hotoke, quali Jizo Bosatsu e Bato Kannon, e da un buffo cagnolino, Koma (in realtà un Komainu, ossia una delle statue dall'aspetto leonino che stanno di guardia davanti ai templi buddisti).
A ostacolarli ci sono i demoni Mara, che si nutrono dei desideri degli uomini e desiderano che questi rimangano malvagi e cupidi; ma il nemico più pericoloso è probabilmente Ashura, un Hotoke che ha tradito gli insegnamenti di Dainichi Niyorai, il capo degli Hotoke, perché deluso dal comportamento degli esseri umani. Combattimenti spettacolari avranno luogo tra le opposte fazioni, fino ad una catastrofica battaglia finale nella quale, dopo aver perso tutti i suoi compagni, Senju riuscirà comunque a dimostrare ad Ashura di essere capace di perdonarlo ed avere pietà di lui, riconvertendolo così alla via del bene.
A questo punto la serie si interrompe, dando l'impressione che Takei sia stato costretto a chiuderla per via di vicissitudini editoriali non meglio precisate. Nell'ultima vignetta c'è la scritta:
«Questa è la storia di quando Sati aveva 12 anni nel 1975, fino al giorno in cui non raggiungerà il Nirvana, cioè quando avrà 36 anni nel 1999... il loro viaggio continuerà...»