Nato nel 1921 nel villaggio Skirwith, in Cumbria, dove fu battezzato con rito anglicano il 31 luglio 1921. Insieme a due sorelle e due fratelli, era figlio di Erica May Bradburne e del pastore anglicano Thomas William Bradburne[2], quest'ultimo, all'epoca, Rettore di Skirwith[2]. John era anche cugino del drammaturgo Sir Terence Rattigan e lontano parente di Lord Christopher Soames.
L'ansia girovaga era quasi declinata nel 1962, quando scrisse a un suo amico gesuita nell'allora Rhodesia per chiedergli se vi fosse in Africa una caverna dove potesse pregare. Nella risposta trovò un invito a recarsi subito in Rhodesia come aiuto missionario. Dopo il suo arrivo, nel 1962, Bradburne rivelò a un prete francescano di avere tre desideri: aiutare le vittime della lebbra, morire martire, essere seppellito con la tonaca francescana[5]. Nel 1964 divenne custode di una struttura presso Salisbury (ora Harare) e nel 1969 i missionari gesuiti lo introdussero nello stabilimento per lebbrosi vicino al monte Mutemwa (Mutemwa Leprosy Settlement), presso la città Mutoko, nel nord-est del Paese, 143 chilometri a nordovest di Salisbury e a una cinquantina di miglia dal confine col Mozambico. Arrivò a esserne guardiano nel 1969, rimanendovi fino alla morte, vivendo in una spartana capanna di lamiera zincata[6].
Morte
Nel luglio 1979, la guerra civile in Rhodesia era alle porte del lebbrosario, ed entrava nell'ultimo dei suoi quindici anni. Bradburne fu pregato dai suoi amici di allontanarsi e mettersi in salvo ma egli insisté a voler rimanere vicino ai lebbrosi, nel tentativo di impedire il saccheggio della struttura. Il 2 settembre 1979, un sabato, fu rapito e consegnato ai guerriglieri con l'accusa di essere un informatore. Il comandante dei militari, non trovando alcun motivo contro di lui, lo lasciò andare in libertà, ma fu trovato morto il 5 settembre, tre giorni dopo il rapimento, colpito alla schiena con arma da fuoco[7]. Fu vestito, adempiendo ai suoi desideri, con indosso la tonaca francescana, e fu seppellito al cimitero missionario di Chishawasha, circa 18 chilometri a nordest di Salisbury[7].
Memoria
Articoli di approfondimento sulla vicenda biografica e l'eredità spirituale di John Bradburne e di Mutemwa sono apparsi sul Sunday Telegraph del 23 aprile 1989 e del 28 agosto 1994 e sulla versione on line il 14 settembre 2009[8]. Gli ultimi due erano scritti dal curatore del giornale, Charles Moore, che era stato in visita a Mutemwa.
Nel luglio 2001, il padre francescano Paschal Slevin, ha presentato una petizione a Patrick Fani Chakaipa, arcivescovo di Harare, per un'indagine sulla canonizzazione di Bradburne. Padre Slevin ha così commentato: «Non ho alcun dubbio che John è morto da martire per la sua determinazione di servire i suoi amici, i lebbrosi. Se il suo martirio è accettato, la causa di santità potrebbe essere abbastanza veloce»[9].
Una funzione religiosa in sua memoria si tiene ogni anno a Mutemwa, dove si raccolgono ogni volta oltre 25.000 persone. Nel 2009, una messa celebrata per commemorare il trentesimo anniversario della sua morte si è tenuta a Londra, nella Cattedrale di Westminster[10].
Come poeta, ha lasciato 6.000 pagine di poesie[6].
Nel maggio 2017 veniva conferito mandato dalla John Bradburne Memorial Society al postulatore, dott. Enrico Graziano Giovanni Solinas per iniziare la causa sulla vita, virtù e fama di santità di John.
Nel 2018 l'arcivescovo di Harare (Zimbabwe), Mons. Robert Ndlovu dava il suo placet e quello della Conferenza Episcopale dello Zimbabwe all'inizio della causa e a seguito di debita richiesta, riceveva il Nihil obstat da parte della Santa Sede. Il giorno 5 settembre 2019, presso il lebbrosario di Mutembwa, vicino al quale John fu assassinato 40 anni prima, veniva celebrata una Santa Messa alla presenza di 15000 persone e 480 tra vescovi, sacerdoti e diaconi, per l'apertura ufficiale della causa di canonizzazione del Servo di Dio John Bradburne.
^ab(EN) Rt. Rev. Patrick O'Donoghue, vescovo di Lancaster, A Pilgrimage to Skirwith! (PDF), in John Bradburne Memorial Society Newsletter, inverno 2004, p. 2. URL consultato il 27 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
^(EN) Joan Carroll Cruz, Saintly Men of Modern Times, p. 164.
^(EN) Rt. Rev. Patrick O'Donoghue, vescovo di Lancaster, A Pilgrimage to Skirwith! (PDF), in John Bradburne Memorial Society Newsletter, inverno 2004, p. 166. URL consultato il 27 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
^ab(EN) Rt. Rev. Patrick O'Donoghue, vescovo di Lancaster, A Pilgrimage to Skirwith! (PDF), in John Bradburne Memorial Society Newsletter, inverno 2004, p. 166-167. URL consultato il 27 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
^(en) Charles Moore, “John Bradburne: a martyr who turned love into the divine", The Daily Telegraph [London, England], Monday, 14 September 2009
^(EN) Letter from Zimbabwe, 29 giugno 2001. URL consultato il 27 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).
^(EN) John Bradburne: Anniversary Mass and Talk, in Independent Catholic News, Londra, 5 settembre 2009. URL consultato il 27 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
Postulazione della Causa di canonizzazione del Servo di Dio John Bradburne, per chiunque pensasse di aver ricevuto una Grazia o un miracolo per intercessione del Servo di Dio