Venne preso prigioniero dagli inglesi nel corso dell'assedio di Harfleur il 18 settembre 1415, dopo una coraggiosa difesa; pagato il riscatto, venne ben presto liberato. Dopo la morte di Jean de Garancieres alla battaglia di Azincourt, fu nominato da Carlo VI sovrintendente delle acque e delle foreste per la Normandia (30 ottobre 1415).[1]
Jean de Villiers fu creato maresciallo di Francia dal duca di Borgogna il 2 giugno del medesimo anno, mentre Jean II Le Meingre, maresciallo legittimamente in carica, era prigioniero in Inghilterra (la nomina non venne però riconosciuta dal Delfino)[3]; la nomina fu confermata il 27 agosto, e Villiers prestò nuovo giuramento il 12 settembre, quando, di concerto con Claude de Beauvoir, si oppose alla creazione di un terzo maresciallo nella persona di Jacques de Montberon, nominato nel luglio precedente.[3]
Ritornato a Pontoise, dovette abbandonare la città agli inglesi, ritirandosi nel 1419 con le sue truppe a Beauvais. Partecipò quindi all'assedio di Roye-en-Vermandois.
Divenuto sospetto agli inglesi venne arrestato dal duca di Exeter Thomas Beaufort nel 1420, e imprigionato alla Bastiglia. Venne quindi destituito dalla carica di maresciallo l'8 giugno 1421.[1][3]
Nel 1428 divenne capitano del Palazzo del Louvre, e l'anno dopo governatore di Parigi. Filippo il Buono lo fece cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro il 10 gennaio 1429.[1][3]
La pace di Arras del 1435 lo riportò al servizio del re di Francia Carlo VII, che lo nominò maresciallo di Francia il 21 settembre.[1][3][5]
Riprese Pontoise agli inglesi, quindi Parigi, con il connestabile de Richemont nel 1436, restituendo al re la città da cui era stato cacciato quando era erede al trono nel 1418.
Avendo accompagnato il duca di Borgogna a Bruges, rimase ucciso nel corso di un tumulto popolare il 22 maggio 1437. È sepolto nella stessa città, nella chiesa di Saint-Donatien.[1]
Ascendenza
Genitori
Nonni
Bisnonni
Trisnonni
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Pierre II de Villiers
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Jean de Villiers de L'Isle-Adam
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Jeanne de Châtillon
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Discendenza
Sposò Jeanne de Vallangoujard, da cui ebbe sei figli tra cui Jacques, che ereditò la signoria di L'Isle-Adam, divenne prevosto di Parigi, consigliere e ciambellano del re, e sposò Jeanne de Nesle, discendente di due marescialli di Francia.
Suo nipote, Philippe Villiers de L'Isle-Adam, divenne gran maestro dei Cavalieri Ospitalieri nel 1521, e si mise in evidenza durante la difesa di Rodi.[1]
^abcdefgDictionnaire des Maréchaux de France, cit.
^Statuts, Ordonnances et Armorial de l’Ordre de la Toison d'Or, manoscritto miniato conservato a L'Aia, Koninklijke Bibliotheek, KB 76 E 10, folio 65 [Ms 76 E 10, f°65r]
^Caso unico di triplice nomina a maresciallo, ma originato dalla nullità delle precedenti due investiture.
Bibliografia
AAVV, Dictionnaire des Maréchaux de France du Moyen Age à nos jours, a cura di Geneviève Maze-Sencier, Parigi, Librairie Académique Perrin, 2000, p. 448, ISBN2-7028-4484-7.