Assunto presto nel Servizio dei ponti e delle strade del dipartimento della Loira Atlantica (1878), fu successivamente chiamato nel Servizio della Navigazione di Parigi (1892), succedendo ad Alfred-Aimé Flamant nella cattedra di Resistenza dei materiali della Scuola nazionale dei ponti e delle strade.[1]
Specialista in ponti metallici, Résal attirò l'attenzione dei costruttori sull'importanza della duttilità degli acciai e della loro resilienza nella resistenza delle opere d'arte e mostrò l'insufficienza della nozione di limite di elasticità nei calcoli di dimensionamento.[1] Egli criticò gli esperimenti di Wöhler sulla fatica degli acciai mettendo in evidenza le insufficienze nelle misure dello sforzo applicato nei cicli di sollecitazione.
Egli presiedette la Commissione del cemento armato, che redasse il primo regolamento francese del cemento armato (9 febbraio 1906), così come la Commissione dei ponti metallici, dalla quale uscì il secondo regolamento francese sui ponti metallici[1] (8 gennaio 1915).
Pont Mirabeau a Parigi, ponte stradale di 93 metri di apertura. Résal vi mise in opera una concezione innovatrice degli archi incastrati all'inizio, che sarà ripresa nei lavori di modernizzazione del pont d'Arcole.
Ponts en maçonnerie, avec Ernest Degrand, 2 vol., 1887 Texte en ligne 12
Constructions métalliques, élasticité et résistance des matériaux, fonte, fer et acier, 1892 Texte en ligne
Résistance des matériaux. Cours de l'École des ponts et chaussées, 1892; 1922 Texte en ligne
Notes sur la construction du pont Alexandre III, con Amédée Alby, 1899
Stabilité des constructions. Cours de l'École des ponts et chaussées, 1901 Texte en ligne
Poussée des terres, stabilité des murs de soutènement, 2 vol., 1903 Texte en ligne. Nel testo dedicato alle terre prive di coesione, Résal riprende i precedenti lavori di Boussinesq e Flamant presentando con l'equazione differenziale di una curva particolare, le linea di spinta. Résal mostra quindi che nelle terre dotate di coesione, non si può per niente dedurre l'angolo di resistenza al taglio naturale per valutare l'attrito interno; che un massiccio coerente può reggersi sotto una scarpata quasi verticale. Résal valuta poi l'altezza critica di un terrapieno di coesione e di attrito dati, sotto una data scarpata; infine egli propone di dimensionare queste scarpate facendo intervenire un angolo di attrito fittizio, dipendente a sua volta dalla coesione e dall'angolo di attrito delle terre che formano il terrapieno, ma anche dalle dimensioni della scarpata.
Cours de ponts métalliques professé à l'École nationale des ponts et chaussées. Ponts en arcs et ponts suspendus, 3 fasc., 1912-1922 Texte en ligne
(FR) MM. Colson, Paul Séjourné, Pigeaud, Notice sur Jean Résal, pp. 147–168, Annales des ponts et chaussées. 1ère partie. Mémoires et documents relatifs à l'art des constructions et au service de l'ingénieur, 1920, Numéro 1, 10ème série, tome 54 (lire en ligne)
(FR) Sous la direction d'Antoine Picon, L'art de l'ingénieur constructeur, entrepreneur, inventeur, p. 402, Centre Georges Pompidou/éditions Le Moniteur, Paris, 1997 ISBN 978-2-85850-911-9