La Madonna degli Angeli (Gospa od Anđela) è la patrona della città[4] e la si festeggia ogni 2 agosto.
Geografia fisica
Nei pressi di Imoschi, si trovano i pittoreschi laghi blu e rosso, creatisi grazie al collasso di due grotte carsiche, a seguito di un sisma.
Storia
Il territorio di Imoschi è stata popolato fin dal neolitico. Al tempo degli Illiri e dei Romani era conosciuto come "Emotha" e poi "Imota". Fu menzionato per la prima volta con il nome odierno dall'imperatore bizantino Costantino Porfirogeneto nel X secolo. Nelle fonti storiche medievali è stata citata come importante fortezza.
La città fu posseduta dai turchi fino al 1717 quando entrò nei possedimenti della Repubblica di Venezia. Nell'aprile del 1717 fu costruita una chiesetta, dedicata alla Madonna degli Angeli, in onore della vittoria contro gli ottomani. Da allora la Madonna degli Angeli è stata onorata come patrona di Imoschi e del suo territorio. Nell'ottocento e nel novecento la città fece parte del Regno di Dalmazia all'interno dell'Impero austriaco. In seguito fu annessa al Regno dei Serbi, Croati e Sloveni, poi stato federato della Jugoslavia, per poi passare alla Croazia indipendente nel 1991.
Vi fu in passato una presenza storica di italiani autoctoni che abitarono per secoli, la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che furono della Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Imoschi è quasi scomparsa in seguito agli esodi che hanno seguito la prima e la seconda guerra mondiale.
^abcdefgCensimento generale della popolazione del 2011 - 1468 - Popis stanovništva, kućanstava i stanova 2011 godine. Stanovništvo prema spolu i starosti