Hyacinthe-Louis de Quélen (Parigi, 8 ottobre 1778 – Parigi, 31 dicembre 1839) è stato un arcivescovo cattolico francese.
Biografia
Nato a Parigi, Hyacinthe-Louis de Quélen venne educato al Collège de Navarre. Ordinato sacerdote nel 1807, prestò servizio per un anno come vicario generale della diocesi di Saint-Brieuc e divenne quindi segretario del cardinale Joseph Fesch sin quando questi non venne richiamato alla sua diocesi e come tale de Quelen decise di esercitare il proprio ministero ecclesiastico a Saint-Sulpice e negli ospedali militari. Durante la restaurazione borbonica, dal 1814 divenne direttore spirituale delle scuole dell'arcidiocesi di Parigi nonché vicario generale (1817) e coadiutore dell'arcivescovo cardinale de Talleyrand-Périgord. Venne consacrato vescovo per mano di Gabriel Cortois de Pressigny, arcivescovo di Besançon.
Nel 1821, alla morte del cardinale Talleyrand-Périgord, venne nominato arcivescovo di Parigi.
Egli godette del favore di Luigi XVIII e Carlo X ma senza che egli si asservisse al potere politico. Come pari di Francia, egli si oppose alla conversione del debito nazionale. Venne ricevuto quindi nell'Académie française e nel discorso di apertura lodò François-René de Chateaubriand, a quel tempo caduto in disgrazia. Mentre si trovava a benedire la prima pietra della Chapelle Expiatoire egli domandò, invano, un'amnistia per i membri esiliati della Convenzione rivoluzionaria. Nel 1828 si schierò contro la decisione di cacciare dalla Francia i gesuiti e di limitare il numero di sacerdoti.
Nettamente ostile alle idee liberali, fu al centro di violenti moti popolari nel corso della rivoluzione del luglio del 1830, moti che portarono il popolo a saccheggiare la cattedrale e l'arcivescovato, che egli abbandonò.
Egli condusse anche molte cerimonie di carattere sociale come il battesimo del Conte di Parigi o il canto del Te Deum in occasione della vittoria della Francia nelle guerre coloniali d'Africa. Parallelamente si dedicò assiduamente agli incarichi episcopali visitando le parrocchie della sua diocesi, riorganizzando il clero metropolitano. Allo scoppio dell'epidemia del 1832, egli trasformò i seminari in ospedali e personalmente si preoccupò di amministrare i sacramenti ai malati presso l'Hôtel-Dieu, fondando personalmente anche un'opera per gli orfani e i colerosi.
Egli morì poco dopo aver gioito della conversione dell'apostata vescovo di Autun, il principe de Talleyrand. Gustave Delacroix de Ravignan scrisse un elogio in memoria di de Quélen in occasione dei suoi funerali che si svolsero a Notre-Dame, e Louis-Mathieu Molé lo compose per la cerimonia all'Academie française.
Genealogia episcopale e successione apostolica
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Onorificenze
Altri progetti
Collegamenti esterni
- Quélen, Hyacinthe-Louis de, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Quélen, Hyacinthe Louis, cónte di-, su sapere.it, De Agostini.
- (FR) Hyacinthe-Louis de Quélen, su www.academie-francaise.fr, Académie française.
- (EN) Opere di Hyacinthe-Louis de Quélen, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Hyacinthe-Louis de Quélen, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) David M. Cheney, Hyacinthe-Louis de Quélen, in Catholic Hierarchy.