Figlio di padre austriaco e madre tedesca, si laureò in storia all'Università di Vienna, e dopo incarichi in altri istituti dal 1922 al 1945 fu professore di storia moderna nella sua Alma Mater.[1] La sua figura di storico è maggiormente legata alla monumentale biografia in tre volumi Metternich, der Staatsman und der Mensch ("Metternich, lo statista e l'uomo").[1]
Conservatore, pangermanista e anti-semita, tra il 1929 e il 1930 fu ministro dell'educazione nel secondo governo Schober.[1] In seguito all'Anschluss si avvicinò progressivamente alle posizioni del nazismo, fino ad essere eletto al Reichstag nelle sue file nel 1938.[1] Lo stesso anno fu nominato presidente presidente dell'Accademia austriaca delle scienze, incarico che mantenne fino alla caduta del Terzo Reich.[1] Nel dopoguerra si ritirò a vita privata in Tirolo.[1]