Gloria è il quarto album in studio del cantautore britannico Sam Smith, pubblicato il 27 gennaio 2023 dalla Capitol Records.[8]
Apprezzato dalla critica specializzata per le tematiche dei brani, legate alla libertà di espressione, della sessualità e dei diritti LGBT, presenta al suo interno la collaborazione Unholy con Kim Petras, vincitore del Grammy Award alla miglior interpretazione vocale pop di un duo o un gruppo.
Commercialmente Gloria ha esordito tra le prime dieci posizioni di numerose classifiche di vendite, tra cui alla prima di Australia, Irlanda e Regno Unito, divenendo il terzo progetto di Smith a ottenere tale risultato nella Official Albums Chart.
L'album è stato registrato tra Los Angeles, Londra e la Giamaica. Pe il progetto Smith è tornato a collaborare con Jimmy Napes, StarGate e Ilya Salmanzadeh, con contributi di Los Hendrix, Max Martin e Calvin Harris.[9][10] Smith ha dichiarato che l'album «sembra un passaggio di età» e che lo ha portato a «superare alcuni momenti bui», e ha espresso la speranza che possa essere anche un «faro» per gli ascoltatori.[11][12] Un comunicato stampa lo ha definito una «rivoluzione personale» per Smith, contenente il «suono abbagliante, sontuoso, sofisticato, inaspettato e a volte emozionante e tagliente del cuore creativo di Sam oggi», oltre a testi che parlano di «sesso, bugie, passione, espressione di sé e imperfezione».[13][14]
Il primo singolo discografico estratto è stato Love Me More, pubblicato il 28 aprile 2022,[15] al quale ha fatto seguito Unholy, brano pubblicato il 22 settembre seguente e realizzato in collaborazione con la cantante tedesca Kim Petras.[16] Il terzo estratto dall'album è stato Gimme, diffuso l'11 gennaio 2023 e realizzato insieme alla cantante canadese Jessie Reyez e alla cantante giamaicana Koffee.[17]
Gloria ha ottenuto recensioni generalmente positive da parte della critica specializzata. Su Metacritic, sito che assegna un punteggio normalizzato su 100 in base a critiche selezionate, l'album ha ottenuto un punteggio medio di 68 basato su quattordici recensioni.[28] Il progetto è stato apprezzato le tematiche, legate alla libertà di espressione, della sessualità e dei diritti LGBT,[18][27] non trovando tuttavia consenso per le sonorità e la produzione dei brani.[23][29]
Positiva la recensione di Nick Levine per NME, il quale ha scritto che l'album «è davvero il lavoro più sorprendente, soddisfacente e vitale della carriera di [Smith]» e il suo cuore è una «esplorazione personale della più ampia esperienza queer che ricorda il classico album di George Michael del 1996».[21] Maura Johnston di Rolling Stone ha definito l'album «il più profondo mai realizzato» e l'ha descritto come «una raccolta compatta e scorrevole di canzoni pop che mettono in mostra la versatilità vocale e la crescita personale della Smith» con testi che parlano delle «esperienze della Smith come persona queer cresciuta in modo cattolico».[1]
Recensendo l'album per il The Guardian, Alexis Petridis ha criticato le affermazioni di «sperimentazione» contenute nel comunicato stampa del cantante, scrivendo musicalmente è simile ai precedenti progetti, con l'uso del pianoforte che rende i brani simili e «accenni di R&B, trap e disco», scrivendo che «c'è qualcosa di insoddisfacente in Gloria: la sensazione che si tratti sempre della stessa cosa è più prevalente di quanto dovrebbe essere».[25] David Smyth dell'Evening Standard ha ritenuto che Unholy «spicchi in modo scandaloso nel mezzo di questo quarto album», poiché il resto dei brani è «piuttosto grigio» al confronto. Smyth ha concluso che è «un peccato che le canzoni, per quanto ben realizzate, non siano sempre all'altezza dell'autodeterminazione» espressa dai testi.[26] Scrivendo per The Observer, Kitty Empire denota un mancato appagamento del progetto, poiché non è stato spinto ai livelli di Renaissance, album di Beyoncé del 2022 che tratta tematiche e sonorità similari, sottolineando che «qualcosa di più slanciato» di How to Cry, Gloria e Who We Love «sarebbe stato più appropriato in un album dedicato al divertimento e alla liberazione dal passato oppressivo».[30]
Scrivendo per Pitchfork, Jamieson Cox ha affermato che a questo punto della carriera di Smith, «un artista la cui scrittura tende verso l'insipido e l'impersonale, cresciuto in una visione e in un'identità che possono essere compromesse da caratteristiche mediocri», definendo Gimme e Perfect «paliative nel migliore dei casi e ruvide nel peggiore». Cox riscontra che Ed Sheeran in Who We Love la faccia risultare «fondamentalmente [...] la solita canzone d'amore», con un testo che descrive «scene banali».[22] Lindsay Zoladz del The New York Times ha riscontrato che Smith «mette da parte le ballate per brani più ballabili», ma che comunque l'album «ha momenti di audacia, [...] le sue occasionali cadute nel generico gli impediscono di sentirsi come una grande dichiarazione personale».[31]
Nel Regno Unito Gloria ha esordito alla prima posizione della Official Albums Chart, divenendo il terzo album non consecutivo del cantante a ottenere tale risultato.[32] In Australia Gloria è divenuto il primo album del cantante ad esordire alla prima posizione della ARIA Albums Chart.[33] Negli Stati Uniti l'album ha esordito alla settima posizione della Billboard 200, divenendo il quarto album dell'artista ad apparire tra le prime dieci posizioni.[34]