Le notizie sulla vita dell'artista sono assai poche: si conosce con certezza che fu attivo tra il 1474 e l'inizio del secolo successivo in una vasta area comprendente la bresciana, il cremasco ed il cremonese.
I primi lavori accertati sono quelli effettuati a partire dal 1474-75 nella chiesa di Santa Maria Annunciata del convento amadeita di Borno (oggi Piancogno) in Valcamonica, dove è leggibile l'iscrizione HOC PETRVS PINXIT OPVS DE CEMO IOHANNES 1475. La decifrazione di un'iscrizione criptica presente nella medesima chiesa sembrerebbe indicare nel 1456 la sua data di nascita[1].
Negli anni successivi (1483-84, fino al 1486) Giovan Pietro affiancò il padre magister Pasoto a Bagolino, nella decorazione della chiesa di San Rocco. Diverse attribuzioni lo danno poi attivo a Esine (1491-93), Pisogne (1486-90 o 1493), Bienno (1490-94), Brescia (1490), Cremona (1498-1504), Berzo Inferiore (1504), Crema (1507). Altre opere di stile similare sono genericamente attribuite ad una sua bottega. Morì prima del 1533, anno in cui è ricordato il figlio Giacomo del fu magistri Petri pictoris de Cemo[2].
Nel suo stile si contraddistingue, almeno fino al 1486, una impronta goticheggiante di stampo lombardo-veneto, mentre nel periodo successivo si rintraccia una influenza di Vincenzo Foppa e del Bramante.[3]
^ L'iscrizione, posta sulla portale del tempio della raffigurazione della Presentazione di Maria, riporta: "ASHOS XSVD 19 F 1474 PFTRVS KDHBIFS PKNX". La decifrazione risulterebbe "AO SUO 19 E 1474 PETRUS IOHES PINX" ovvero "Nel suo diciannovesimo anno, ovvero il 1474, Pietro Giovanni dipinse" (cfr. Castellini 2023, pp. 15-16).
^Giarelli 2018, p. 38. A causa della forte differenza di stile gli studiosi attuali non ritengono che magister Pasoto operante a Bagolino sia il medesimo maestro Paroto autore del polittico datato 1447 che era conservato nella pieve di San Siro a Cemmo (cfr. Giovanni Pietro da Cemmo, su enciclopediabresciana.it, e be enciclopedia bresciana. URL consultato il 30 giugno 2023.).
Maria Luisa Ferrari, Giovan Pietro da Cemmo. Fatti di pittura bresciana del Quattrocento, Milano, Ceschina, 1956.
Franco Mazzini, Santa Maria Assunta a Esine. I dipinti murali di Giovan Pietro da Cemmo. I restauri., Azzano San Paolo, Bolis edizioni, 2000.
Luca Giarelli, Trionfi della morte e Danze macabre tra Valle Camonica e Sebino. Rappresentazioni tardo-quattrocentesche nelle chiese di Bienno, Pisogne e Iseo, in Luca Giarelli (a cura di), Memento mori. Ritualità, immagine e immaginario della morte nelle Alpi, 2018, ISBN8827843590.
Paola Giuseppina Castellini, Note cemmesche. Il polittico di San Siro e Giovan Pietro da Cemmo, in Luca Giarelli (a cura di), Arte medievale nelle Alpi. Pittura, scultura e architettura fra Trecento e Quattrocento, 2023, ISBN979-1221491661.