Pittore dell'epoca barocca, nativo nel Mugello, veniva chiamato l'Eremita di Monte Senario, poiché aveva preso i voti e viveva nel santuario di Monte Senario, sulla collina omonima, a nord di Firenze, nel comune di Vaglia. È considerato il rinnovatore della miniatura nel Seicento ed è stato anche definito "il Beato Angelico dei Servi di Maria". Il suo primo biografo è stato il Baldinucci.[1]
Figlio di Francesco, muratore, Melchiorre Stefaneschi a 22 anni entrò nell'ordine dei Servi di Maria, mutò il nome in Giovanni Battista e il 1º gennaio 1606 fu ordinato sacerdote.
Un suo autoritratto in età avanzata si conserva alla Galleria degli Uffizi e proviene dalla collezione del cardinale Leopoldo de' Medici.[2] A Firenze, nella Basilica della Santissima Annunziata ci sono due suoi dipinti: il Salvatore e la Vergine. Nel Convento annesso alla basilica di Santa Maria dei Servi, a Bologna, vi sono: il David,, la Santa Cecilia - già attribuiti al pittore bolognese Alessandro Tiarini - e le Nozze di Cana. Il Cenacolo, dipinto ad olio e che si trova nel Convento annesso alla chiesa di Santa Maria dei Servi, a Ferrara, potrebbe essere opera sua. Altre opere gli sono state recentemente attribuite.[3]
A Venezia, dove Giovanni Battista Stefaneschi era andato ad aprire un eremo dei Servi di Maria, lo colse la morte. Un suo allievo è stato il frate cappuccino genovese Ippolito Galantini (1627-1706).
Note
^Filippo Baldinucci, Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua, VI volumi, Firenze, 1681-1728. Ad vocem
^Olio su tela e tavola, 72x58 cm, numero d'inventario: 14449, firmato a tergo: Fra Gio Batta da Monte Senario.
^Le due tempere a guazzo su pergamena, con soggetto simile: Vaso di tulipani, pappagallo e cagnolino e Vaso con mascherone, tulipani, fiori di campo, pappagallo e cagnolino conservate alla villa medicea di Poggio a Caiano, nel Museo della Natura Morta, provengono dalla villa medicea di Poggio Imperiale, dove furono inventariate nel 1625. Nel catalogo della mostra: M. M. Simari e E. Acanfora (a cura di), Pergamene fiorite. Pitture di fiori dalla collezioni medicee, Poggio a Caiano, 13 settembre – 14 dicembre 2014, Firenze, 2014, pp. 48-51 è stata avanzata l'attribuzione a Giovanni Battista Stefaneschi.
Bibliografia
Pellegrino Tonini, Il santuario della Santissima Annunziata di Firenze. Guida storico illustrativa compilata da un religioso dei Servi di Maria, Firenze, Tipografia di M. Ricci, 1876, p. 148.
A. M. Rossi, Fra Giovanni Battista Stefaneschi O.S.M., il "Rinnovatore della Miniatura" nel sec. XVII, in L'Addolorata, ottobre 1959.
A, M. Rossi, Un Servita miniatore, in Ecclesia, vol. 18, 1959, pp. 572-575.
(DE) Allgemeines Künstlerlexikon: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, Leipzig, Saur, 2012, SBNIEI0340622.