«Respingo inequivocabili etichette, come quelle che parlano di un Occidente assoluto, o un Oriente immobile. Non c'è un solo Occidente, né un unico Oriente, al contrario, si impara a vedere che il naufragio del sole all'orizzonte è un processo che continua durante tutto l'anno, che non può essere il possesso di una regione, ad esclusione delle altre. Esso deriva dagli spruzzi del mattino, come i nostri antenati, gli antichi Egizi, già videro millenni fa. Ci sono voci ragionevoli in Occidente, che sanno che la ricchezza dell'umanità si trova nella compenetrazione delle sue culture e la complementarità dei suoi elementi, e non nella costruzione di una sola cultura che schiaccia le altre.»
(Gamal Ghitani)
Biografia
Gamal Ahmed al-Ghitani nasce da povera famiglia nella piccola città di Juhayna, nel Governatorato di Sohag, nel centro dell'Egitto. Si trasferisce da bambino al Cairo, dove giovanissimo inizia a scrivere i primi racconti, di cui solo quattordici saranno poi pubblicati. Completa gli studi nel 1962 e inizia a pubblicare articoli su alcuni giornali come opinionista.
Avendo criticato in un articolo il Regime di Nasser, Presidente dell'Egitto dal 1956 al 1970, è costretto in prigione dall'ottobre del 1966 al marzo del 1967. Nel 1969 diviene giornalista per il quotidiano Akhbār al-yawm (أخبار اليوم, Notizie del giorno), del quale è redattore capo dal 1993.
Attualmente è anche membro del consiglio scientifico della Fondazione Mediterraneo, un'organizzazione che cerca di favorire il dialogo tra le società e le culture dei paesi che circondano il Mar Mediterraneo.
Ha partecipato alla fondazione del Partito dei Liberi Egiziani: una formazione laicaliberale presentatasi senza grande successo alle elezioni legislative del novembre 2011.
Opera, pensiero e riconoscimenti
Opera e pensiero
Dopo essere diventato giornalista, Ghitani ha iniziato a scrivere prima racconti, poi veri e propri romanzi storici, che spesso sono ambientati al Cairo. Il suo contributo alla letteratura egiziana è considerato oggi importantissimo ed è anche uno degli autori di lingua araba più conosciuti e apprezzati, in patria e all'estero.
Nei suoi articoli ha spesso criticato la censuraegiziana, considerata troppo oppressiva, specie nei suoi confronti.
Riconoscimenti e premi
Nel 1980 ha ricevuto il Premio Nazionale Egiziano per la Letteratura e, dopo che le sue opere sono state tradotte in Francese, vari riconoscimenti e premi in Francia, tra i quali spiccano la carica di Cavaliere dell'Ordine delle Arti e delle Lettere nel 1987 e il Premio Laure Bataillon nel 2005 per il romanzo Libro delle Luminarie.