L'opera è un omaggio al critico antimperiale Henri Rochefort e alla sua fuga da una colonia penale in Nuova Caledonia. Tuttavia, la tela pone l'accento sugli occupanti della barca meno di quanto non faccia col mare che li circonda, minaccioso e rabbioso.
In questa versione si può riconoscere Rochefort che regge il timone della baleniera.
Manet dipinse una seconda versione dell'opera (attualmente conservata al Museo d'Orsay di Parigi) in cui si può distinguere a malapena un Rochefort senza alcun ruolo particolare: la baleniera è diventata una barca sperduta in un mare nettamente più calmo, che è la componente essenziale del dipinto. Sembra che Manet fosse rimasto turbato dalle polemiche nate tra gli evasi sul ruolo che Rochefort avrebbe avuto realmente.[senza fonte].
Fu infine questa versione che Manet decise di esporre al Salon, insieme al Ritratto di Henri Rochefort[senza fonte].
Manet inviò il dipinto al Salon Parigi del 1881. Il pubblico del mondo artistico ebbe così modo di commemorare un evento che aveva tanto colpito l’opinione pubblica.