Nato in una cittadina della Pomerania, presso Köslin, faceva parte della piccola nobiltà prussiana.
Svolse la carriera militare, per obbligo di nascita nobile, si dimostrò un valido ufficiale e morì a causa delle ferite ricevute nella battaglia di Kunesdorf, durante la guerra dei sette anni.[1]
Rappresentante della letteratura rococò, ma vicino anche al classicismo di maniera,[1] scrisse fra l'altro il poema didascalico La primavera (Der Frūhling, 1749) e un Canto funebre (Grablied, 1757) che sembra anticipare talune movenze romantiche[senza fonte], e che inaugurò la moda della poesia guerriera e patriottica.[1]
Di Ewald von Kleist si ricordano anche un'Ode all'esercito prussiano (Ode an die prussiche Armee, 1758).
Note
^abcle muse, VI, Novara, De Agostini, 1964, p. 276.