Europa sul toro è un affresco rinvenuto nella casa di Giasone a Pompei e custodito all'interno del Museo archeologico nazionale di Napoli.
Storia e descrizione
Realizzato tra il 20 e il 25[1], l'affresco decorava l'oecus della casa di Giasone, insieme ad altri due, Eracle e Nesso e Pan e le ninfe[2], tutti staccati dalla loro posizione originaria per ricavarne dei quadretti.
L'affresco è in quarto stile e ha come tema il rapimento di Europa da parte di Zeus, trasformatosi in toro[3]. La pittura segue il tipico schema ellenistico piramidale[3]: apice della piramide è la colonna, chiaro riferimento alla figura divina di Zeus, disegnata sullo sfondo, insieme a una quercia; il resto dello sfondo è caratterizzato da un paesaggio roccioso[3], colorato di bianco[1]. La scena principale invece vede Europa seduta sul toro: la donna, che presenta notevoli similitudini alle raffigurazioni di Venere insieme a Marte, è seminuda, con la mano destra dietro alla testa regge il mantello e con la sinistra si mantiene a un corno dell'animale[3]. Sulla destra sono raffigurate tre ancelle di cui due in posizione più distaccata, quasi non interessate all'avvenimento, mentre una accarezza il toro; questa ancella presenta tutti i limiti del pittore: infatti è sproporzionata rispetto alle altre due e l'artista ha dimenticato di dipingerle il braccio destro e il sinistro sembra attaccato direttamente al collo[2]. Dell'affresco esistono due copie, uno nella casa di Lucio Vetuzio Placido e un altro, andato perduto, nello scavo del Principe di Montenegro, noto grazie a un acquerello di Giuseppe Abbate[2].
Note
Bibliografia
- Irene Bragantini e Valeria Sampaolo, La pittura pompeiana, Milano, Electa, 2009, ISBN 978-88-928-2357-0.
- Dario Barbera, Museo archeologico nazionale di Napoli - La Guida, Milano, Electa, 2023, ISBN 978-88-928-2407-2.
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