Nel corso della sua carriera - esclusa una breve parentesi in Arabia Saudita - ha rivestito principalmente la maglia dell'Al-Ahly, squadra di cui è ritenuto un'icona[2][3] e con cui ha vinto 29 titoli, tra cui nove campionati egiziani (2004-2005, 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2009-2010, 2010-2011, 2013-2014, 2015-2016, 2016-2017) e cinque Coppe dei Campioni d'Africa (2005, 2006, 2008, 2012, 2013).
Con la selezione dei Faraoni - con cui vanta 70 presenze e 28 reti - si è laureato Campione d'Africa per tre edizioni consecutive: nel 2006, nel 2008 e nel 2010.
Trova la sua collocazione ideale nel ruolo di prima punta.[4][5] Pur non eccellendo per doti fisiche e tecniche[5], si distingue per freddezza[5] ed uno spiccato[5][6] senso della posizione, che gli consente di finalizzare in rete - con una certa continuità - le azioni create dai compagni di squadra.[5][6]
Carriera
Club
Viene aggregato - dopo aver svolto tutta la trafila giovanile[3][5] - alla prima squadra dell'Al-Ahly nel 2004. Il 4 marzo 2005 esordisce nella CAF Champions League (massima competizione continentale africana, nota anche come Coppa dei Campioni d'Africa), in occasione della partita - valida per il primo turno della competizione - disputata contro il Villa SC.[7] A fine stagione contribuirà con 15 reti - laureandosi capocannoniere del campionato egiziano - alla vittoria del titolo.
Il 12 novembre 2005 i Red Devils si impongono per 3-0 contro l'Étoile du Sahel, partita che decreta il successo degli egiziani nella manifestazione continentale.[8] A questo successo segue - il 24 febbraio 2006 - quello della Supercoppa d'Africa, ottenuto contro il FAR Rabat ai calci di rigore.[9]
Nel 2008 passa in prestito per una stagione all'Al-Ittihad, in Arabia Saudita. A fine stagione la squadra si aggiudica il titolo. Nonostante avesse trovato un accordo per tre stagioni[10] con lo Standard Liegi[5], dopo alcuni allenamenti lascia la squadra per tornare in Egitto.[5]
Il 5 settembre 2010 - dopo aver pagato 500.000 euro alla società belga per non aver rispettato gli accordi contrattuali[10] - torna ad indossare la divisa dell'Al Ahly, sottoscrivendo un contratto valido per tre stagioni e mezzo.[10]
Il 6 luglio 2014 rinnova il proprio contratto per altre tre stagioni.[11] Finito ai margini della rosa con l'arrivo in panchina di El-Badry[12], il 2 gennaio 2018 passa in prestito per sei mesi all'Al-Taawoun, in Arabia Saudita.[13] Il 30 luglio 2018 annuncia il proprio ritiro.[14]
Nazionale
Esordisce con la selezione dei Faraoni il 29 novembre 2004 in Egitto-Bulgaria (1-1), segnando la rete del provvisorio vantaggio dei padroni di casa.[15] In precedenza aveva preso parte al Mondiale Under-20 2003, disputato negli Emirati Arabi - segnando anche una rete nella fase a gironi contro l'Inghilterra.
Prende parte alla Coppa d'Africa 2006, disputata in Egitto. I Faraoni raggiungeranno - grazie anche al suo contributo (autore di tre reti, inclusa una doppietta contro la Costa d'Avorio nella fase a gironi) - la finale vinta contro la Costa d'Avorio ai calci di rigore.[16]
Viene convocato per la Coppa d'Africa 2008, disputata in Ghana. Il 10 febbraio 2008 i Faraoni si laureano - grazie al successo per 1-0 contro il Camerun - campioni per la seconda volta consecutiva.[17]
Nel 2010 viene inserito tra i convocati che prenderanno parte alla Coppa d'Africa 2010. Utilizzato in coppia con Zidan, metterà a segno due reti nella manifestazione (entrambe nella fase a gironi) vinta in finale contro il Ghana. La vittoria decreta il settimo successo dei Faraoni nella competizione, il terzo consecutivo.[18][19]