Nacque da una famiglia di commercianti originari di Bra. Si laureò nel 1868 presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Torino. Qui, a seguito dell'incontro con l'archeologo Ariodante Fabretti, si avvicina all'archeologia. Nello stesso anno fu ammesso alla Prima Scuola Archeologica Italiana di Pompei.
Nel 1871 fu incaricato da Fabretti di compilare il catalogo delle collezioni greca, romana ed etrusca del nascente Museo Civico di Bologna. Nel 1872 fu nominato Segretario della Soprintendenza per gli Scavi e Conservazione dei Monumenti della provincia di Roma. Nel 1874 diventò membro dell'Istituto archeologico germanico.
Nel 1875 fu nominato Ispettore dei Musei e degli Scavi presso la Direzione Generale degli Scavi di Antichità, istituita in quegli anni da Ruggero Bonghi, ministro della Pubblica Istruzione.
Nel 1876 succedette a Francesco Rocchi nella cattedra di archeologia dell'Università di Bologna. Innovativo fu il metodo di approccio di Brizio alla disciplina archeologica, la quale deve necessariamente basarsi su un contatto diretto con i monumenti. A tal fine introdusse, all'interno dell'Ateneo bolognese, la pratica delle gite d'istruzione.
Nel 1878 fu nominato direttore della sezione antica del Museo Civico di Bologna. Nel 1887 fu nominato Regio Commissario degli Scavi di Antichità per l'Emilia e le Marche e direttore generale del Museo Civico di Bologna.
Brizio fu il primo a dare una sistemazione scientifica ai materiali rinvenuti nei numerosi scavi effettuati del bolognese. Dirigerà personalmente quelli del fondo Benacci Caprara (1887-1888), dei Giardini Margherita (1887-1889), dell'Arsenale militare (1888-1889), di Claterna (1887-1890) e Kainua (1888-1889), fino a quelli del cosiddetto "muro del Reno" (1894-1902) e di Villa Cassarini (1906-1907).[2]
AA.VV., Edoardo Brizio (1846-1907). Un pioniere dell'archeologia della nuova Italia, Bra, Officine Grafiche della Comunicazione, 2007.
Giuseppe Sassatelli, Edoardo Brizio e la prima sistemazione storica dell'archeologia bolognese, in Dalla Stanza delle Antichità al museo civico. Storia della formazione del museo civico archeologico di Bologna, a cura di Morigi Govi C. e Sassatelli G., Bologna, Grafis Edizioni, 1984, pp. 381-400.
Acri F., Odoardo Brizio. Dinanzi alla bara il dì 6 maggio 1907, Annuario della Regia Università di Bologna 1907-1908, pp. 225-226.
Pericle Ducati, Edoardo Brizio (3 marzo 1846 - 5 maggio 19079, estratto da "L'Archiginnasio", II, pp. 161-165, Bologna, 1907.
Gherardo Ghirardini, Edoardo Brizio. Discorso letto nell'Archiginnasio il VII Novembre MCMIX, estratto da "Atti e Memorie della R. Deputazione di Storia Patria per la Romagna", Terza Serie, Vol. XXVII, Bologna, Nicola Zanichelli, 1910.