Nel 1982 ha diretto il film The Fan, considerato un film di culto per il cinema tedesco[2][3]. Il film è un adattamento dal suo romanzo omonimo ed è stato presentato per la prima volta in Italia alla 38ª edizione del Fantafestival di Roma.[4][5]
Biografia
Dopo aver superato gli esami di maturità e dopo gli studi a Monaco di Baviera, Eckhart Schmidt lavora come critico cinematografico per il giornaleSüddeutsche Zeitung, per la rivista settimanale Film e per il canale televisivoBayerischer Rundfunk. Influenzato dal cinema italiano degli anni sessanta, cerca un’alternativa al gruppo Oberhausen e al Manifesto di Oberhausen ed al loro modo di raccontare la realtà, opponendo la sua critica della società moderna raccontata attraverso la bellezza.
Negli anni settanta inizia a collaborare con Joachim Fuchsberger per diversi show televisivi e questa collaborazione dura per quindici anni.
Alla fine degli anni settanta inizia a realizzare i film documentari con e su Douglas Sirk, e fino al 2017 realizzerà più di ottanta film sul mito di Hollywood, sul Cinema italiano, sulla musica classica, sulle strade e sulle città.
Dagli anni ottanta Eckhart Schmidt scrive romanzi e libri di poesie – e al centro della sua opera, romanzi o poesie, c’è sempre il punto di vista delle giovani donne che raccontano le loro speranze, i loro affanni, le loro paure.[6]
Negli anni novanta l’Italia è protagonista di tre film importanti di Schmidt: le Dolomiti (Undine), il Lago di Garda (Der Sandmann) e Roma (Broken Hearts).
Negli anni 2000 Eckhart Schmidt gira i suoi lungometraggi in alta definizione: Internet Love, 24/7 - Sunset Boulevard e, ispirato dal racconto di Cesare PaveseSuicidi (che è nella raccolta Notte di Festa), Sunset Motel, tutti e tre realizzati a Los Angeles.
Nel 1989 realizza la prima grande produzione in HDTV al mondo in cooperazione con NHK e Sony facendo l’adattamento cinematografico de L’anello del Nibelungo di Richard Wagner. Seguirono altri film di teatro lirico, tra cui l’opera di Hans Werner HenzeDer Prinz von Homburg (1993). In seguito, ha realizzato più di venti documentari sulle star dell’opera, dai compositori ai direttori d’orchestra, dalle produzioni operistiche ai teatri d’opera come, ad esempio la Los Angeles Opera. Eckhart Schmidt è anche il curatore delle memorie del direttore d’orchestra Wolfgang Sawallisch.
Nei suoi film, Eckhart Schmidt è stato ispirato prima dalla Neue Deutsche Welle (Der Fan, Gold der Liebe), poi dai melodrammi di Douglas Sirk (Das Wunder) e infine dal romanticismo tedesco (Undine, Der Sandmann).
Dal 2006 Eckhart Schmidt è attivo anche come fotografo: le sue fotografie sono state pubblicate nei libri Window Girls, Mulholland Drive – Opening Scenes, Roma/Amor e sono state esposte in varie mostre in Germania e negli Stati Uniti. Nel 2011 ha esposto per la prima volta i suoi lavori di pittura con il titolo The Art of Passion a Los Angeles e a Monaco di Baviera. Nello stesso anno ha sviluppato un nuovo formato, che definisce “Fotovision”, una combinazione di poesia, fotografia e musica. La prima Fotovision è stata pubblicata nel 2011 su DVD dalla Jam Entertainment. Schmidt ha continuato il suo lavoro fotografico con opere sulla graffiti e street art a Los Angeles, che sono state esposte per la prima volta a Monaco di Baviera nel febbraio 2012; e poi nel 2013 con il progetto A la recherche d'une fille perdue, che è stato esposto a Monaco di Baviera e a Los Angeles.
Nel 2012 è stata pubblicata la raccolta di storie Corridos – Erzählungen (Corridos – Racconti), in cui Schmidt descrive le situazioni di emarginazione a Los Angeles e in Messico. Nel 2014 Schmidt ha pubblicato un libro sulla gioventù d’oggi intitolato Niemals allein, für immer einsam (Mai soli, per sempre solitari). Nel suo libro di fotografia/poesia Bad Girls are Good Girls (Le cattive ragazze sono brave ragazze), Eckhart Schmidt ha pubblicato testi di poesia in inglese, spagnolo, italiano e tedesco, combinati con le fotografie scattate a Roma, Venezia, Palermo, Los Angeles e Monaco di Baviera. Nel 2015 è stato pubblicato il libro Love and Hate in L.A. (Amore e odio a L.A.) con foto e poesie e anche un’opera intitolata The Killing of Jeanny O. (L’uccisione di Jeanny O.), che si occupa dello sfondo dell’omicidio di Ronnie Chasen.
A metà 2015, Schmidt ha lasciato Los Angeles, dove ha lavorato regolarmente per oltre trent’anni. Dal 2016, Schmidt vive anche a Roma, dove ha realizzato nove lungometraggi, riassunti sotto il titolo Römischer Zyklus (Ciclo romano), che ha portato al cinema e pubblicato su Blu-ray.[7] Nel 2017 ha pubblicato il libro di poesie Amore verticale.[8]
Nel 2018 i film del "Ciclo romano" sono stati presentati a Trieste al festival I mille occhi.[9][10] Nello stesso anno è stata pubblicata l’autobiografia Stichworte e il libro di poesie Pomeriggio a Roma.
Con lo pseudonimo di Raoul Sternberg, Eckhart Schmidt ha firmato i seguenti lungometraggi: Die Küken kommen (1985), Hollywood Fling: Diary of a Serial Killer (2010) e ha scritto i seguenti libri: Hotel/Minorella – Tagebuch einer 16-Jährigen (Zwei Romane), NASS – Tagebuch einer 16-Jährigen, Corridos – Erzählungen.
Si è spento nel 2024.
Vita privata
Eckhart Schmidt fu sposato con l’attrice Isi ter Jung per quarantasei anni, fino alla sua morte avvenuta nel 2007. Nel 2015 passò a nuove nozze con Gorana Dragaš, produttrice dei suoi film e traduttrice.
Die Einsamkeit des Eisbären und andere faszinierende Geschichten (Geheimnisvolle Tierwelt), Bastei Luebbe Verlagsgruppe, Köln, 1989, ISBN 3-404-63204-4
Der Bayerische Filmpreis '94, '95 und '96; Olzog – Aktuell GmbH, 1999, ISBN 3-7892-7393-7