Almeno dal 1106 la prepositura di questa chiesa divenne chiesa nullius, segnalandone l'importanza mettendosi a capo di una piccola prelatura territoriale comprendente Borgo San Donnino (la moderna Fidenza) e "incuneata" tra tre diocesi (Parma, Piacenza e Cremona). La giurisdizione di tale prepositura fu ampliata nel 1601 per formare l'attuale diocesi di Fidenza inglobando l'intera parte meridionale della diocesi di Cremona (le 25 parrocchie dell'Oltrepò): il Duomo di Borgo San Donnino divenne così cattedrale.
Descrizione
Facciata
Il duomo di Fidenza è un complesso architettonico di stile romanico. La parte più bassa della facciata è ricoperta di marmo finemente scolpito, quella più alta è in arenaria. Vi sono tre portoni: quelli laterali sono detti "portone della Vita", affiancato da colonne sorrette da arieti, e "portone della Morte", affiancato da colonne sorrette da telamoni. Il portone centrale è "sorvegliato" da due leoni stilofori. Sopra questo portone è scolpito un prezioso bassorilievo raffigurante la vita di san Donnino, santo protettore della città. Nello spazio tra i due portoni minori e quello maggiore vi sono due nicchie nelle quali sono posti due figure bibliche: Ezechiele e Davide.
A fianco di queste nicchie vi sono due colonne. Una di queste sorregge la statua a tutto tondo dell'apostoloSimone, che tiene tra le mani una pergamena che indica la via per andare a Roma; poiché Fidenza è una delle tante città dove passa la via Francigena. Lungo i lati della cattedrale sono presenti dei bassorilievi raffiguranti passi della Bibbia, storie di santi o semplici raffigurazioni religiose. In un angolo della facciata è stata notata una scanalatura che serviva ai mercanti che allestivano le proprie bancarelle nei paraggi per misurare le stoffe che vendevano.
Interni
Tre portali immettono nella chiesa che si divide in tre navate, divise da colonne unite da volte a crociera; l'altare è rialzato, vi si può accedere grazie a una serie di gradini di marmo bianco liscio e ammirare il coro. La cattedra, ovvero il seggio del vescovo, è ad ovest rispetto all'altare, anziché nell'abituale posizione a sud (i punti vengono indicati trovandosi di spalle rispetto all'abside).
Ai lati della scalinata che porta all'altare, ci sono due tendoni porpora che si aprono su due scalinate discendenti che immettono nella cripta, dove sono conservate e ben visibili le reliquie di San Donnino.
Il duomo di Fidenza, come altre cattedrali romaniche, presenta in facciata numerosi bassorilievi ed alcune statue che si mostrano al pellegrino ed al fedele con intenti didascalici, come un libro d'insegnamenti religiosi fatto di immagini. Si tratta di opere scultoree eseguite da Benedetto Antelami e dalla sua scuola tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo; tra esse particolarmente raffinate sono le due statue poste nella nicchie ai due lati del portale maggiore, opere che unanimemente si ritengono direttamente eseguite dal maestro.
Il racconto per immagini risulta alquanto complesso ed intreccia tra loro l'omaggio alla Gloria di Cristo, con episodi del Vecchio e Nuovo Testamento, con temi cari alla devozione locale (La vita di San Donnino), con riferimenti a tradizioni storiche, leggende e immagini fantastiche care all'uomo medievale. Altri bassorilievi di scuola antelamica sono rinvenibili nella superficie esterna dell'abside e all'interno del duomo; altre ancora hanno trovato ricovero nel Museo diocesano
Misure
Questa voce o sezione sull'argomento chiese dell'Emilia-Romagna non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.