Pubblicò nel 1656 una guida all'uso dell'aritmetica per mercanti e negozianti,[1][2] dal titolo Novissima prattica d'aritmetica mercantile, che ebbe notorietà anche fuori dall'Italia[3][4] e che fu ristampata per i successivi due secoli.[5] L'introduzione del libro richiamava Platone dichiarando che i numeri sono un dono divino, senza il quale la civiltà svanirebbe; il libro fu dedicato al cardinal Girolamo Gastaldi, il tesoriere generale della Camera Apostolica.[6]