Entrato nella Scuola di matematica e navigazione di Mosca[2] nel 1721, aveva continuato gli studi presso l'Accademia della guardia di marina[3] di San Pietroburgo.
Mentre era diretto con una relazione al Collegio dell'Ammiragliato a San Pietroburgo, era stato arrestato e accusato di rapporti segreti con il principe Ivan Alekseevič Dolgorukov esiliato a Berëzovo[5]. Dopo il processo, era stato retrocesso di grado e inviato a Ochotsk al distaccamento di Vitus Bering. Nel 1741, aveva partecipato al viaggio di Bering nel nord America[5] come suo aiutante sulla Svjatoj Pëtr (San Pietro), in quella che doveva essere per Bering l'ultima parte della Seconda spedizione in Kamčatka. Aveva svernato nelle isole del Commodoro dove Bering e parte dell'equipaggio avevano trovato la morte (sull'isola di Bering); Ovcyn era riuscito a tornare in Kamčatka nell'agosto del 1742[5].
Nel 1745, prestava servizio nella Flotta del Baltico al comando della Transport Anna e del Mercurius[5]. Nel 1749 partecipava a una spedizione in Kamčatka; nel 1751 comandava la Svjatoj Gabriil (San Gabriele). Riottenuti progressivamente i gradi, nel 1755 aveva ottenuto quelli di capitano di vascello (капитан 1-го ранга). Nel 1757 era sulla nave Poltava in qualità di ufficiale militare della flotta (ober-šter-krigskomissar); nel luglio dello stesso anno si era ritirato per motivi di salute[5].
Luoghi che portano il suo nome
Capo Ovcyn (мыс Овцына), il punto settentrionale della penisola Javaj 72°52′53″N 74°57′16″E72°52′53″N, 74°57′16″E[6].
М. Державин, Из устья Оби к устью Енисея (Плавание Овцына, Минина и Стерлегова в 1734—1741 гг.) "Советская Арктика", 2, 1940 г. (M. Derzavin, Dalla bocca del fiume Ob' fino alla foce dello Enisej - Ovcyn, Minin e Sterlegov negli anni 1734-1741 -, Artico sovietico, 2.)