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I risparmiatori di potassio sono una classe di diuretici caratterizzata dalla mancata promozione dell'escrezione di potassio nelle urine.
In genere sono farmaci a scarsa attività diuretica, che vengono utilizzati in associazione ad altri diuretici, in particolare i tiazidici, per rimediare alla perdita di potassio causata da questi ultimi.[1]
Farmaci
Si possono identificare due macro-classi in base al sito d'azione: antagonisti del recettore dell'aldosterone; bloccanti canali del sodio.
Amiloride e triamterene agiscono invece direttamente al livello di tubuli e dotti collettori, bloccando i canali del sodio e portando a riduzione del riassorbimento del sodio e dell'escrezione di potassio. Aumentano, inoltre, l'escrezione di acido urico[1].
Utilizzo
Questi farmaci vengono utilizzati per curare l'iperaldosteronismo primario o secondario (a insufficienza cardiaca, cirrosi, nefrosi) e la perdita di potassio per uso di altri diuretici. Possono emergere situazioni di iperkaliemia o acidosi metabolica ipercloremica.