La diocesi di Wenden (in latinoDioecesis Vendensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.
Storia
Complessa è la storia di questa diocesi, che nel corso dei suoi due secoli di esistenza dovette adattarsi ai molti cambiamenti politici e geografici della regione lettone.
Nel 1569 la maggior parte della Lettonia entrò a far parte della Confederazione polacco-lituana. Le antiche sedi episcopali (l'arcidiocesi di Riga e le sue suffraganee) erano ormai state soppresse da alcuni decenni ed il re polacco Stefano I Báthory, coadiuvato dai Gesuiti, promosse una campagna di nuova evangelizzazione per riportare il cattolicesimo nel Paese.
Il 3 dicembre 1582 il re eresse una diocesi con sede a Wenden, l'odierna Cēsis.[1] Essa copriva il territorio del Voivodato di Wenden.
In seguito alle guerre polacco-svedesi dei primi decenni del XVII secolo, la Livonia fu occupata dalla Svezia fino alla sua completa conquista nel 1629. Per questo motivo la sede episcopale fu trasferita da Wenden a Dünaburg (l'attuale Daugavpils), nella regione della Letgallia, dove fu eretta la nuova cattedrale di San Giovanni.
Questa regione assunse il nome di Livonia polacca,[2] in polacco: Inflanty Polskie. Per questo motivo la diocesi è conosciuta nei documenti anche con il nome di diocesi di Inflanty.[3]
Nel 1685 i cattolici residenti nelle altre due regioni storiche della Lettonia, ossia la Semgallia e la Curlandia (che all'epoca formavano il ducato di Curlandia e Semigallia), furono posti sotto l'amministrazione e la cura pastorale del vescovo residente a Dünaburg.
Secondo l'Eubel,[4] il 15 gennaio 1685 la diocesi di Curlandia (Piltensis seu Curonensis) fu unita aeque principaliter alla diocesi di Wenden. Nel 1701 la diocesi di Wenden contava circa 50.000 fedeli, mentre in Curlandia v'erano 40.000 cattolici sotto la cura pastorale dei Gesuiti e dei Domenicani.
Nel 1772, in seguito alla prima spartizione della Polonia, la Latgallia (o Livonia polacca) fu ceduta all'impero russo e le sue parrocchie entrarono a far parte dell'arcidiocesi di Mahilëŭ. La perdita di questo territorio costrinse nuovamente a spostare la sede episcopale, che fu trasferita da Dünaburg a Piltene, all'estremo opposto della Lettonia, già sede dei vescovi di Curlandia.
^Papa Innocenzo IX mutò ufficialmente il nome della sede episcopale in diocesi di Inflantia il 19 settembre 1684. Nei documenti la diocesi è conosciuta inoltre anche con il nome di diocesi di Livonia: in questo caso si intende la Livonia polacca, ossia la Latgallia, che non corrisponde alla storica regione della Livonia.