Data la natura parassitaria di queste piante, questo genere si è guadagnato la nomea di "piante vampiro"[2].
Descrizione
Piante erbacee annuali con foglie ridotte a squame e senza clorofilla, con sottili fusti filiformi giallo-arancioni, rossi, o raramente verdi; sono piante parassite. Si attaccano alla pianta ospite avvolgendosi in spire, quindi perdono il contatto con il terreno per nutrirsi esclusivamente della linfa dell'ospite, tramite radici denominate austori che penetrano nel fusto e raggiungono il floema (cioè il tessuto dove scorre la linfa zuccherina elaborata dalla fotosintesi).
I semi germinano vicino alla superficie del suolo e, sebbene la germinazione possa avvenire senza un ospite, il germoglio deve raggiungere rapidamente una pianta verde. Questo movimento è indotto da stimoli chemosensoriali. Se una pianta clorofillica non viene raggiunta entro 5-10 giorni dalla germinazione, la piantina di cuscuta morirà.[3]
Possono essere vettore di fitoplasmi verso la pianta ospite.[4]
Distribuzione e habitat
Il genere ha una distribuzione cosmopolita[1]: è diffuso dalle regioni temperate a quelle tropicali e mostra la maggiore diversificazione biologica in quelle tropicali e subtropicali: ad esempio solo 4 specie sono native del Nord Europa.
In Italia sono segnalati 18 specie di Cuscuta, molti delle quali hanno però segnalazioni di vecchia data[5].