Cristo alla colonna è un dipinto a oliosu tela (140×106 cm). Già presso il Palazzo Camuccini di Cantalupo in Sabina, in provincia di Rieti, il quadro poi, negli anni Settanta, ha cambiato proprietà e collocazione. Quest'ultima è ignota.
Incerta è l'attribuzione dell'opera. Per una parte della critica si tratta di una copia da un originale perduto di Caravaggio. Così, per tutti, il Longhi, che per primo pubblicò il dipinto. Longhi ipotizza si tratti di una copia, di elevatissima qualità[1], eseguita da Vincenzo Camuccini. Per altri autori, sia pur dubitativamente, potrebbe trattarsi di un'opera del Merisi. Così Maurizio Marini.
Dubbia è pure la data di esecuzione del dipinto originario, si tratti o meno di quello già a Cantalupo: l'ipotesi preponderante sembra essere quella della fine XVI secolo, ma non mancano posticipazioni al primo Periodo Napoletano del Caravaggio (1606-7).
Del quadro esistono altre due versioni, unanimemente ritenute delle copie: una è collocata a Catania ed è attribuita al caravaggesco siciliano Mario Minniti, la seconda si trova a Macerata.
Note
^Andrè Berne-Joffroy, Dossier Caravaggio, Milano, 5Continents, 2005, p. 436
Bibliografia
John Spike, con l'assistenza di Michèle Kahn Spike, Caravaggio with Catalogue Raisonné of the Paintings on CD-ROM, Abbeville Press, New York, 2001, ISBN 978-0-7892-0639-8
Maurizio Marini, Michelangelo Merisi da Caravaggio ‘pictor praestantissimus’, Newton Compton, Roma, 1989 (2ª ed.), ISBN 88-8289-463-0
Roberto Longhi, Un originale del Caravaggio a Rouen, 1960, in Paragone 121, pp. 23–28.