Correzzana (Curesciàna in dialetto brianzolo) è un comune italiano di 3 095 abitanti della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia.
Comune tra i più piccoli della Provincia si trova nel verde della campagna brianzola e negli ultimi anni ha visto un incremento demografico importante a fronte di un trasferimento di persone sia dai comuni limitrofi che dalle città di Milano e Monza oltre che personaggi famosi.
È da considerarsi come il primo comune dell'area brianzola denominata Vimercatese.
Potrebbe derivare il toponimo dal latino corrigia, da intendere come "striscia di terra".
Storia
Non si hanno molte notizie sulla storia di questo borgo che, citato col nome di Corrozziana in un documento del XIII secolo, appartenne alla pieve di Agliate, di cui seguì le sorti, venendo pertanto sottoposto alla famiglia degli Albuzzi, i cui diritti feudali, dagli inizi del 1200, si estesero su tutti i possedimenti di tale pieve. Per il periodo delle signorie viscontea e sforzesca sul ducato di Milano mancano riferimenti ad eventuali investiture feudali concernenti questo territorio che, col feudo di Agliate, verso la metà del XVII secolo fu concesso ai Crivelli, i quali poco dopo ottennero da Filippo IV di Spagna il titolo di marchesi.
Oltre agli Albuzzi e ai Crivelli, altre nobili famiglie hanno avuto un peso nelle vicende di questa comunità; si ricordano in particolare quelle degli Strazza, dei Pulici, dei Rosa, dei Nova, dei Rocca e dei Lamberti.
Nel 1811, per volere di Napoleone, fu inserito nell'unione, con Montesiro e Tragasio.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 gennaio 1976.
«Di verde, alla mucca d'oro, accompagnata in capo da tre spighe di grano d'argento, due in decusse, la centrale in palo, e in punta da due galli al naturale, affrontati. Ornamenti esteriori da Comune.»
La mucca e i due galli rappresentano i numerosi allevamenti zootecnici e avicoli presenti sul territorio; le spighe di grano ricordano la presenza di vaste estensioni agricole destinate alla coltivazione di cereali.
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di giallo.
Povera la presenza di monumenti, rilevabili tutt'al più, nelle vecchie cascine e caseggiati di corte, tra i quali possiamo annoverare:
L'aggregato rurale di villa Allegranza, detto anche Cassott, con annessa una cappella votiva (restante su via Principale); Cascina e casa del Rancaello, Villa Enrichetta, poi Ita; Cascina Regondella e Villa Belpensiero, nella parte alta e a nord del paese.
Oratorio di Santa Maria del Rosario (oggi dismesso), Cascina Guzzafame, ospitante anche la vecchia sede municipale, Cascina Santa Eufemia, Cascina San Giuseppe, Villa Codazzi (fornita di "lanterna panoramica", come anche villa Enrichetta), il monumento dedicato ai Caduti.
Cascina Coste e il cimitero comunale, nella parte più bassa del territorio comunale.
A partire dagli anni Sessanta del XX secolo si è registrato un consistente incremento demografico, tuttora in atto, che ha portato la popolazione a raddoppiare, nel periodo compreso tra il 1991 e il 2021 soprattutto grazie alla costruzione di grandi edifici abitativi nella zona industriale di via Majorana.
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 135 persone, pari al 5,09% di tutti i residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[6]