Le dense nubi politiche che si addensavano sul futuro dell'Europa cominciarono a compromettere i destini del torneo. L'Anschluss aveva forzatamente portato al ritiro dell'Austria, a cui seguì quello della Svizzera per motivi d'opportunità. I posti assegnati alle due nazioni vennero quindi redistribuiti fra le cinque Federazioni residue, in modo che la Cecoslovacchia, l'Ungheria e l'Italia avessero quattro rappresentanti, mentre la Jugoslavia e la Romania due a testa. Restava in vigore l'usanza italiana di iscrivere al torneo la vincitrice della Coppa Italia.