In urbanistica, una conurbazione è un modello di sviluppo del territorio che consiste nella saldatura reciproca, pianificata o spontanea, di centri abitati in un'unica area urbana dovuta alle mutue interazioni sociali, territoriali, economiche, alla crescita della popolazione residente e all'espansione urbana. In alcuni casi lo sviluppo avviene intorno a un centro egemone attraverso l'inglobamento dei centri periferici, oppure attraverso la fusione di più centri contigui di simile importanza.
Il termine deriva dall'ingleseconurbation, parola utilizzata dallo scienziato scozzese Patrick Geddes per descrivere lo sviluppo urbano della città di Londra in forma policentrica tra il XIX e il XX secolo.[1][2]
Caratteristiche
La conurbazione sarebbe dunque una forma policentrica di area urbana differente dall'agglomerazione che, invece, nasce su un forte nucleo centrale formato da una città più grande delle altre, che nella sua espansione va ad inglobare centri minori. La conurbazione, al contrario, si forma dall'espansione di diversi nuclei più o meno della stessa importanza che vanno a fondersi.
Diventa molto complicato per le conurbazioni trovare una forma amministrativa in cui migrare. Infatti per le agglomerazioni si ha un centro ben definito e chiaro su cui è facile costruire un'area metropolitana, mentre per zone particolari come la Ruhr, ad esempio, diventa complicato individuare un centro.
L'area urbana comprendente Johannesburg, Ekurhuleni (East Rand), e Tshwane (greater Pretoria) per un totale di 14,6 milioni di abitanti.[9]
Casi particolari
Le cose si complicano se le conurbazioni sono trans-nazionali, in tal caso diventa molto difficile far rientrare queste aree urbane sotto il titolo di agglomerazione o di aree metropolitane perché esiste un confine a suddividere le zone.
«"...what military force would relish tackling Johannesburg, Ekurhuleni (the East Rand) and Tshwane (greater Pretoria), which will by 2015 be a single polycentric urban region..."»