La chiesa del complesso parrocchiale di Pleyben, dedicata a san Germano, vescovo di Auxerre[10][11], fu innalzata al posto di una chiesa preesistente, di cui non rimane nulla.[11]
I lavori iniziarono nel 1564, con la ricostruzione in stile gotico fiammeggiante del campanile di Santa Caterina, lavori che terminarono nel 1583.[11] Nel 1588 iniziarono poi i lavori di costruzione di un altro campanile, la torre di San Germano, lavori che furono poi interrotti dalla guerra e che terminarono solo nel 1642.[11]
Gli esterni della chiesa presentano un portale che reca una statua raffigurante San Germano di Auxerre[1] e sono dominati da due campanili, uno dedicato a san Germano (il più alto dei due), l'altro a santa Caterina[2].
Torre di San Germano
La torre di San Germano, realizzata tra il 1588 e il 1642[11] in stile rinascimentale[3], è alta ben 48 metri[11] e presenta una cupola a lanterna[2].
Campanile di Santa Caterina
Il campanile di Santa Caterina, realizzato tra il 1564 e il 1583[11], presenta una guglia in stile gotico[2].
Sacrestia
La sacrestia, risalente - come detto - al 1680-1690[11], è un'imitazione della chapelle de Villers-Cotterêts di Aisne.[11]
Interni
Navata
La navata della chiesa di San Germano presenta un soffitto decorato con scene sacre e scene secolari, che fu realizzato nel XVI secolo.[3][10]
Altare maggiore
L'altare maggiore della chiesa di San Germano fu realizzato nel 1667.[10]
È decorato da alcune vetrate colorate realizzate tra il XVI e il XVII secolo.[10]
Eretto inizialmente di fianco alla chiesa[6], il calvario di Pleyben fu spostato al centro del complesso parrocchiale nel 1738[6][7][13] e assunse un aspetto monumentale nel 1743[7].
Caratteristiche
Sul calvario sono raffigurante 30 scene sulla vita di Cristo.[1]
Le scene scolpite sul calvario di Pleyben sono disposte su quattro lati[1][10] e su due piani[13] e dovevano essere "lette" dai fedeli dal lato ovest al lato est (dove sono raffigurate la crocifissione e la resurrezione)[10]. In cima vi si trova la croce con Gesù e ai lati le croci con i due ladroni.[13]
Tra le sculture del calvario di Pleyben, degna di nota è quella che raffigura il pentimento di Pietro, scena che rappresenta un caso unico nell'iconografia dei calvari monumentali bretoni.[1]
Cappella funeraria
L'ossario del complesso parrocchiale di Pleyben, denominato Chappelle des Trépassés[2] fu realizzato nel XVI secolo[3][4][10] (anche se reca la data del 1733, che si riferisce però ad un successivo restauro[2]).
Il 28 ottobre 1738 è stato intitolato a san Simone e a san Giuda.[2] Ora è stato riconvertito in un museo dedicato alla storia e alla cultura locale e che ospita esposizioni temporanee.[4][10]