UEEIV - Union European Railway Engineering Associations
Fondazione
1899
Fondatore
Pietro Mallegori
Scopo
Promozione della cultura ferroviaria, sostegno alla professione di ingegnere ferroviario e aggiornamento professionale del personale delle industrie e società ferroviarie
Il Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI) è un'associazione tecnica e professionale senza fini di lucro, costituita nel 1899, che ha per scopi la promozione della cultura ferroviaria specialmente in Italia, il sostegno alla professione di ingegnere ferroviario e l'aggiornamento professionale del personale delle industrie e società ferroviarie.
Il CIFI raccoglie al suo interno soci individuali (soci ordinari se laureati in ingegneria e soci aggregati se laureati in altre discipline o esperti del settore con titolo di studio diverso dalla laurea) e soci collettivi (società, industrie e aziende di trasporto e dipartimenti universitari).
Gli scopi del CIFI sono la promozione della cultura ferroviaria in Italia, il sostegno alla professione di ingegnere ferroviario e l'aggiornamento professionale del personale delle industrie e società ferroviarie.
Conseguentemente esso raccoglie al suo interno soci individuali (soci ordinari se laureati in ingegneria e soci aggregati se laureati in altre discipline o esperti del settore) e soci collettivi (società, industrie e aziende di trasporto e dipartimenti universitari).
Organizza visite tecniche e presentazioni d'infrastrutture, impianti e rotabili.
Inoltre organizza e patrocina conferenze, seminari e congressi specialistici, anche internazionali, dei quali pubblica gli atti.
Inoltre pubblica testi professionali, d'aggiornamento e di alta divulgazione (anche storiografici), anche in coedizione con case editrici specializzate. Con alcune di esse ha stabilito accordi per la distribuzione di monografie su temi specialistici, anche di carattere generale e storiografico.
Bandisce e patrocina, con cadenze annuali o pluriennali, premi per i migliori contributi scientifici editi o inediti e per tesi di laurea sulle discipline ferroviarie (il più antico è il premio Mallégori)[11].
Eroga borse di studio per studenti delle scuole superiori e universitari e per orfani di dipendenti delle Ferrovie dello Stato.
Presidente del CIFI, per il quadriennio 2016-2019, è l'ingegner Maurizio Gentile, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (nel 1905 fu scelto quale presidente onorario il primo direttore generale delle FS ingegner Riccardo Bianchi)[13].
Il CIFI è organizzato in quindici sezioni regionali, localizzate nelle città sedi delle ex Direzioni Compartimentali delle Ferrovie dello Stato, raggruppate in tre aree: Area Nord, Area Centro e Area Sud. Le attività citate sono organizzate dalla sede centrale e dalle sezioni territoriali, spesso in collaborazione con enti e aziende esterni.
Presso la sede centrale ha sede la biblioteca "Pietro Mallégori-Manlio Perilli", accessibile anche ai non soci. Nel 1943 l'archivio interno e parte della biblioteca, allontanati da Roma per le vicende belliche, furono distrutti o rubati[14].
CIFI e cultura storica ferroviaria
Negli anni Settanta il CIFI intervenne ufficialmente per "sbloccare" l'annosa e irrisolta questione del museo nazionale ferroviario, istituendo un gruppo di lavoro interno che contribuì al progetto del Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa[15].
Durante il convegno internazionale per il suo centenario (1999) rese nota una proposta, elaborata insieme a dirigenti della Direzione Risorse umane delle Ferrovie dello Stato, di una ricognizione dei beni culturali del comparto ferroviario, proponendo la costituzione d'una Fondazione Ferrovie dello Stato incaricata di gestirli[16]. La Fondazione Ferrovie dello Stato fu poi istituita nel 2013[17][18][19].
Note
^Pietro Mallegori, in L'ingegneria ferroviaria, 4 (1908), pp. 1-2
^ Giuseppe Pavone, Riccardo Bianchi. Una vita per le ferrovie Italiane, Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2005, p. 151.
^Che nel 1946 subentrò al commissario straordinario Giuseppe Massimo Pestarini quale primo presidente dopo l'interruzione delle attività causata dalla seconda guerra mondiale. Cfr. Michele Mario Elia, Bruno Cirillo, I 170 anni delle ferrovie italiane testimoniati dalle riviste del CIFI, in La tecnica professionale, n. s. 16 (2009), n. 9, p. 2-3.
^L'ing. Pietro Lanino, in Rivista tecnica delle ferrovie italiane, a. 19, 38 (1930), n. 5, pp. 217-220.
^L'ingegner Manlio Perilli (Roma 1912-Roma 1997), dirigente generale delle FS e assistente del professor Uberto Bajocchi, dal 1948 in poi fu tesoriere, amministratore, segretario generale e infine vicepresidente del CIFI. Cfr. Bruno Cirillo, Ricordo di Manlio Perilli, in Ingegneria ferroviaria, 53 (1998), n. 2-3, p. 37.
^Vincenzo Leuzzi fu direttore del Dipartimento di Ingegneria dei Trasporti a La Sapienza; contribuì alla progettazione della metropolitana di Roma e contribuì alla politica di trasporti in paesi come Francia, Svizzera e Paesi Bassi. Cfr. Ricordo di Vincenzo Leuzzi, in Ingegneria Ferroviaria, n. 10, ottobre 1983, pp. 674-675.
^L'ing. Pietro Lanino, in Rivista tecnica delle ferrovie italiane, a. 19, 38 (1930), n. 5, pp. 218-219.
^Dal 1899 al 1901 le notizie sull'attività del Collegio furono pubblicate nel periodico Il monitore tecnico. Poi furono fondati i periodici ufficiali: la Rivista delle strade ferrate e delle tranvie, edita dal 1901 al 1903 e L'ingegneria ferroviaria, edita dal 1904 al 1917 e organo ufficiale del CIFI fino al 1911: [Corazza], 50 anni, cit., p. 417
^Dal 1912 al 1942 l'attività del Collegio fu rendicontata da un Bollettino delle comunicazioni che veniva inviato solo ai soci. Successivamente esso fu integrato nelle due riviste Ingegneria Ferroviaria e La Tecnica Professionale, nella forma di rubriche redazionali.
^Oggi Premio Mallégori-Di Majo a seguito dell'integrazione della sua dotazione compiuta da Franco Di Majo.
^Michele Mario Elia, Bruno Cirillo, I 170 anni delle ferrovie italiane testimoniati dalle riviste del CIFI, in La tecnica professionale, n. s. 16 (2009), n. 9, p. 3.
^Nel secondo dopoguerra fu scelto quale presidente onorario l'ingegner Guido Corbellini
L'ing. Pietro Lanino, in Rivista tecnica delle ferrovie italiane, a. 19, 38 (1930), n. 5, pp. 217–220.
Antonio Laganà, Saluto del presidente del CIFI per i cinquant'anni di Ingegneria ferroviaria, in Ingegneria Ferroviaria, 51 (1996), n. 7, pp. 415–416.
Giuseppe Romolo Corazza, 50 anni di Ingegneria ferroviaria... e qualcuno di più, in Ingegneria Ferroviaria, 51 (1996), n. 7, pp. 417–423.
Bruno Cirillo, I 100 anni del CIFI, in Ingegneria Ferroviaria, 54 (1999), n. 3, pp. 107–118.
Antonio Laganà, Valorizzare la cultura tecnica ferroviaria nei 100 anni del CIFI, in Il sistema di trasporto europeo: tempi e modi dell'integrazione. Convegno internazionale ferroviario ed esposizione per il centenario del Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (CIFI), Villa Erba-Cernobbio (Como), 22-23 aprile 1999, Roma, CIFI, 1999.
Bruno Cirillo, Angela Di Cera, Manifestazione per i 102 anni del CIFI, in La tecnica professionale, n. s., 9 (2002), n. 7-8, pp. 106–111.