La cima è raggiungibile attraverso varie vie, dalle salite dalla Valsugana trentina alle più agevoli vie che si dipartono nella parte alta dell'acrocoro vicentino. Il profilo del monte funge da linea spartiacque delle sottostanti Val Trentin e della Val Renzola.
Il monte, interessato da importantissimi eventi bellici durante la prima guerra mondiale, vede il suo profilo occidentale "tagliato" da una strada militare, la Erzherzog Eugen Straße, costruita da 1.300 soldati del III Corpo d'Armata austriaco nella primavera del 1916 (in appena 32 giorni) che permette di raggiungere agevolmente "Bocchetta Portule", zona nota per la presenza di fortificazioni scavate direttamente nella roccia (le cannoniere) e in seguito il trivio de "I Monumenti" e la conca di Campo Gallina dove un tempo sorgeva un'importante base logistica austro-ungarica.
La montagna venne persa dal Regio Esercito durante l'Offensiva di Primavera del 1916 ed in seguito vari tentativi di riconquista del Portule stesso sfociarono nella sanguinosa Battaglia del monte Ortigara.
Esercitazioni militari
La zona di Cima Portule è stata interessata negli anni '50 e '60 del secolo scorso da alcune esercitazioni militari: dalla piana di Vezzena venivano infatti sparati verso il versante occidentale del Portule missili tattici Honest John da parte del 3º Gruppo missili "Volturno", un reparto di artiglieria missili dell'Esercito Italiano.
L'incendio del 28-29 dicembre 2015
Nella tarda mattinata di lunedì 28 dicembre 2015 un incendio divampò nel versante ovest del massiccio, nei pressi della Val Renzola. Il rogo, che inizialmente coinvolgeva soltanto cinque ettari di bosco, si ampliò fino a interessare cento ettari. Nonostante il grande dispiegamento di uomini, a causa del terreno impervio e della presenza di ordigni inesplosi risalenti alla Grande Guerra, l'incendio continuò a distruggere il bosco per tutta la notte.
Solo nel tardo pomeriggio del 29 dicembre il vasto rogo fu domato grazie all'impiego di due Canadair dei vigili del fuoco, a due elicotteri del nucleo elicotteri del Trentino e a uno del servizio antincendio boschivo della Regione Veneto.
«Named for the highest mountain peak in the Asiago tableland, near the Asiago Astrophysical Observatory. The wild mountain range is a trekking favorite for local astronomers.»
(IT)
«Dedicato alla più alta vetta sull'Altopiano di Asiago[2],vicina all'osservatorio astrofisico di Asiago. La selvaggia catena montuosa è il luogo preferito per il trekking da parte degli astronomi locali.»